Mafia, il Tribunale di Chieti dispone la notifica di giudizio per 31 persone 

Il Tribunale di Chieti ha disposto oggi la notifica del decreto che dispone il giudizio immediato nei confronti di 31 persone imputate a seconda delle posizioni con accuse di associazione per delinquere di stampo mafioso finalizzata al traffico di cocaina che dalla Lombardia arrivava in Abruzzo ed a Francavilla al Mare da dove poi veniva spacciata, all’usura, estorsione, attentati incendiari e danneggiamento, reimpiego di denaro di provenienza illecita in attivita’ economiche e intestazioni fittizie. La notifica del decreto dovra’ avvenire anche a tutti i difensori. L’inchiesta, condotta dai carabinieri e coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia dell’Aquila, nello scorso febbraio porto’ a 19 arresti, al sequestro di societa’ che gestivano commercio di auto on line e raccolte di scommesse, bar, pizzerie, e di quote per 6 milioni di euro di una societa’ proprietaria di un villaggio turistico in Calabria. Il decreto che fissa il giudizio immediato e’ stato emesso a luglio scorso dal gip del Tribunale de L’Aquila Giuseppe Romano Gargarella, ma oggi nel corso dell’udienza molti difensori degli imputati, a cominciare dall’avvocato Goffredo Tatozzi, fra l’altro eccepito la tardivita’ del decreto, meno di un mese se si considera il periodo di ferie estive fra il deposito e l’udienza in Tribunale, un lasso di tempo che non ha permesso di prendere in esame le circa 15.000 pagine di atti processuali. Il Tribunale ha dunque rinviato l’udienza al prossimo 19 dicembre e si e’ riservato la pronuncia sulle altre eccezioni. A capo dell’associazione, un gruppo di stampo ‘ndranghetistico, ci sarebbe il calabrese Simone Cuppari per il quale si procederà separatamente e che era fra i destinatari a febbraio dell’ordinanza di custodia in carcere. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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