Operazione Arusha, fino a 7 anni di condanne col rito abbreviato per spaccio

Fino a quasi 7 anni di reclusione nel procedimento con rito abbreviato, dinanzi il gup di Lanciano, Andrea Belli, per 10 dei principali imputati di un traffico di droga arrivata a Lanciano da Veneto ed Emilia Romagna. L’operazione Arusha fece luce su un fiume di cocaina che dal Nord Italia giungeva con tir e auto in Frentania, fino a 250 grammi a viaggio.Quindici gli 15 arrestati lo scorso 14 giugno 2016 nell’ambito dell’operazione di polizia denominata Arusha, coordinata dal pm Rosaria Vecchi. I dieci imputati, tra albanesi e locali, sono: il capo banda albanese, Ednand Budlla, residente a Rocca S. Giovanni, pena a 6 anni e 8 mesi di reclusione e 30 mila euro di multa; stessa condanna per il riminese Ndricim Rustem. La moglie di Budlla, Adele Florentina Drezaliu, ha avuto 5,8 anni e 24 mila euro di multa. Identica pena per Guglielmo Lanza Silvestri, di Castel Frentan; Luan Hailiti, 5,6 anni e 24 mila euro di multa; a Gianni Marrocco, di Rocca S. Giovanni, condanna a 4,4 anni e 16 mila di multa e per Gianluca Pagliarone 3,4 anni e 4 mila di multa. Seguono Nadia Di Donato, di Lanciano, con 2,4 anni e 3 mila di multa, stessa condanna per l’albanese Pellumb Zylfo. Per il lancianese Antonio Ciccone 2 anni e 2 mila euro di multa. Infine i patteggiamenti costati 4,4 anni di reclusione per Marcello Mastrangelo, di S. Maria Imbaro, e 9 mesi per Irene Ferrante, di Perano. Altri imputati hanno avute posizioni stralciate. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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