Scoperto un mega laboratorio di droga a Montesilvano, con 34 kg di eroina sequestrati

Un laboratorio di droga è stato scoperto a Montesilvano dove sono stati trovati e sequestrati 34 chilogrammi di eroina e arrestati due albanesi di 28 e 40 anni. Si tratta del piu’ grande sequestro di stupefacente avvenuto in Abruzzo negli ultimi anni. E’ il bilancio di una operazione dei Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Chieti, in collaborazione con quelli di Pescara, a conclusione di indagini partite da Chieti e da Francavilla al Mare. Secondo i carabinieri nel laboratorio la droga veniva suddivisa in panetti da mezzo chilo, per essere avviata alla distribuzione al dettaglio sul mercato abruzzese. All’interno di un armadio della camera da letto c’erano due sacchi contenenti 25 chili di eroina, cinque chili della stessa sostanza gia’ ”tagliati” e pronti per la vendita al dettaglio, ed altri tre panetti della stessa sostanza, del peso complessivo di due chili, erano nascosti in una intercapedine presente sotto il tavolo da pranzo. Trovata anche una notevole quantita’ di sostanza da taglio. I due albanesi, rinchiusi nel carcere di Pescara, sono accusati di traffico internazionale ed illecita detenzione di stupefacenti. La droga sequestrata se immessa sul mercato, avrebbe fruttato all’organizzazione criminale circa due milioni di euro.

A condurre i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Chieti, diretti dal colonnello Enzo Marinelli, sulle tracce dei due trafficanti di droga albanesi che avevano preso in affitto un appartamento sul lungomare nord di Montesilvano sono stati gli sviluppi dei recenti sequestri di droga operati in provincia di Chieti dagli stessi carabinieri e il monitoraggio di alcuni pusher che gravitano tra Chieti, Francavilla al Mare, Pescara e Montesilvano. E’ stato poi il fiuto di un cane antidroga a indicare l’abitazione in cui si trovava la droga. Dalle attivita’ info-investigative era emerso un netto calo nella distribuzione dello stupefacente a causa dell’emergenza coronavirus, sia a livello di spaccio ai tossicodipendenti, che di forniture di grosse quantita’ a causa agli stringenti controlli sulle strade ed autostrade. E con l’avvicinarsi della fine della fase uno dell’emergenza sanitaria, erano in aumento sia richieste dei tossicodipendenti, sia le aspettative dei pusher sull’arrivo di un grosso carico di droga. In base a tali elementi i carabinieri hanno attivato servizi specifici finalizzati soprattutto sia a capire il momento dell’arrivo della partita di stupefacente che avrebbe dovuto calmierare il mercato, sia l’inizio della distribuzione, con i relativi canali.

Ieri pomeriggio i militari hanno notato un giovane di Chieti, abituale assuntore di stupefacenti e pusher discutere animatamente con due albanesi che subito dopo si sono allontanati per raggiungere Montesilvano, dove sono entrati in una palazzina. Poco dopo uno di loro e’ tornato all’auto. I carabinieri, che li avevano seguiti, pensando di aver individuato il grossista e che stesse per essere effettuato uno scambio di droga, lo hanno cosi’ bloccato trovandolo in possesso di quattro panetti termosaldati contenenti 500 grammi ciascuno di eroina. La plastica era ancora calda, segno che i pacchetti erano stati confezionati poco prima e cosi’ sul posto e’ stato fatto arrivare Aaron, il cane antidroga del Nucleo Cinofili del Comando Legione Carabinieri Abruzzo e Molise, e si e’ proceduto a fare irruzione nell’appartamento indicato dal cane dove oltre alla droga sono stati trovati anche una pressa idraulica, forme e contenitori in plastica. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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