Tento’ di uccidere lo zio, condannato a 14 anni

Il Tribunale di Chieti ha condannato a 14 anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici Nicholas Di Benedetto: il giovane e’ stato riconosciuto colpevole di tentato omicidio, porto abusivo di coltello e minaccia grave. Il pm Giancarlo Ciani aveva chiesto 13 anni. Con Di Benedetto fini’ sotto inchiesta anche il padre Nicolino con cui, secondo l’accusa, il giovane avrebbe agito in concorso e con premeditazione, ma la posizione dell’uomo, a causa di un difetto di notifica, deve essere ancora vagliata dal giudice per l’udienza preliminare. Il fatto si verifico’ in un’abitazione di Poggiofiorito nel pomeriggio del 2 novembre del 2015: Gennaro Capozzi, 51 anni, cognato di Nicolino Di Benedetto, era appena uscito di casa per prendere alcuni pezzi di legna quando, secondo l’accusa, venne aggredito alle spalle da padre e figlio, armati entrambi, di coltello, i quali lo ferirono alla nuca, al torace, all’addome e ad una mano provocandogli lesioni guaribili in oltre venti giorni. Alla base del gesto ci sarebbero vecchie ruggini familiari: sentito in dibattimento, Nicolino Di Benedetto ha sostenuto che il figlio e’ estraneo alla vicenda mentre e’ stato lui ad avere un breve colluttazione con il cognato il quale gli sarebbe andato incontro impugnando un coltello. L’avvocato Innaurato ha annunciato ricorso in Appello.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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