Tumore al seno, incontro a Chieti sulla prevenzione

L‘incontro dal titolo “Tumore al seno: prevenzione e screening in Abruzzo” che si svolgera’ venerdi’ prossimo, 20 ottobre, dalle ore 9.00 all’Auditorium del Rettorato dell’Universita’ “d’Annunzio” di Chieti sarà utile per stilare il quadro della situazione in Regione. A confrontarsi ci saranno gli specialisti impegnati nel programma dello Screening mammografico, il direttore generale della Asl della provincia di Chieti, Pasquale Flacco, l’assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, i rappresentanti delle istituzioni che si occupano di programmazione sociale e sanitaria regionale, le associazioni delle donne. Nel corso dei lavori sara’ anche illustrato il modello di Breast Center, diretto da Ettore Cianchetti, adottato dall’Azienda sanitaria e che vede nell’ospedale di Ortona uno snodo importante. L’iniziativa e’ di Europa Donna Italia, il movimento a tutela dei diritti delle donne riguardo a prevenzione e cura del tumore al seno, che ha chiamato a raccolta i diversi interlocutori per concordare un piano di azione che assicuri servizi omogenei e di qualita’ a tutte le donne abruzzesi. Nel mese della prevenzione del tumore al seno, le donne abruzzesi chiedono provvedimenti concreti da parte delle istituzioni per risolvere le carenze dello screening mammografico. L’Abruzzo e’ la quarta regione italiana, dopo Sicilia, Calabria e Campania, con il piu’ basso numero di utenti che si sottopongono alla mammografia. Sono ancora troppe le donne che non vengono informate adeguatamente, non riescono a mettersi in contatto con il centro screening di riferimento, non ricevono l’invito per sottoporsi ai controlli. Il tumore del seno costituisce la patologia tumorale femminile piu’ frequente: in Europa e’ la seconda causa di morte per cancro, in Italia la prima per le donne tra i 35 e i 50 anni. In Italia ogni anno 50.000 donne si ammalano di tumore al seno e ne muoiono 12.000 (I numeri del cancro in Italia 2016, censimento Aiom e Registri Tumori). Nella fascia di eta’ tra 50 e 69 anni lo screening mammografico puo’ ridurre la mortalita’ del 40% (Breast-Cancer Screening-Viewpoint of the IARC Working Group, N Engl J Med, June 11, 2015), l’equivalente di 4.800 vite salvate ogni anno. La mammografia e’ in grado di intercettare la malattia a uno stadio iniziale, quando e’ ancora impalpabile. Se il tumore viene curato con le terapie adeguate nelle sue fasi iniziali, la possibilita’ di guarigione si avvicina al 98%, i trattamenti sono meno aggressivi e invalidanti, la donna riprende piu’ velocemente la sua attivita’ lavorativa, si riduce la spesa sanitaria. In alcune regioni del Sud le percentuali di estensione e adesione allo screening mammografico permangono al di sotto di un livello accettabile, con gravi conseguenze per la salute delle donne. Per questo Europa Donna Italia, in collaborazione con le associazioni del territorio aderenti alla sua rete, ha avviato un progetto mirato a colmare le disparita’ esistenti nel nostro Paese in materia di screening mammografico, tramite convegni pubblici nelle regioni dove lo screening e’ carente per sollecitare l’impegno concreto delle Istituzioni, la sensibilizzazione della popolazione femminile e la partecipazione attiva del volontariato.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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