Automotive, confronto Regione – Sindacati

Un tavolo di confronto, analisi e propositivo comune nel quale verra’ indicato il quadro strategico entro il quale si muoveranno le politiche di sviluppo dell’automotive in Abruzzo, e’ quanto concordato dall’assessore allo Sviluppo economico, Mauro Febbo, con i rappresentanti regionali di Cgil, Rita Innocenzi, Cisl, Leo Malandra, Uil, Michele Lombardo e il responsabile del Polo Automotive, Raffaele Trivillino. La proposta che dovra’ emergere, che i partecipanti all’incontro hanno concordato “dovra’ essere frutto dei contributi di tutti gli attori regionali coinvolti a vario titolo nel settore dell’automotive”, dovra’ contener la strategia che Regione Abruzzo, sindacati regionali e forze produttive porteranno avanti nei prossimi anni, definiti “decisivi” per il futuro industriale della regione. “Ci apprestiamo a mettere in campo un processo di confronto decisivo per l’economia regionale – ha detto Febbo al termine dell’incontro -. Con i sindacati e il responsabile del Polo Automotive abbiamo fatto il punto sull’attuale situazione in Sevel alla luce anche dell’avvio di uno stabilimento della stessa natura in Polonia che non poche preoccupazione ha sollevato tra i lavoratori. I sindacati hanno chiesto la collaborazione di Regione Abruzzo per intraprendere insieme un percorso che guardi allo sviluppo dell’automotive abruzzese e dei livelli occupazionali investendo anche il Governo”. 

L’assessore Febbo si e’ detto disponibile al confronto, elencando le iniziative che la Regione ha avviato. “Abbiamo in fase di definizione la Zes, un piano definito delle opere infrastrutturali e soprattutto stiamo chiudendo con possibilita’ di rimodulazione la programmazione rimanente dei fondi europei 2014-2020 in materia di Fesr. C’e’ poi la prospettiva della nuova programmazione 2021-2027 sulla quale vogliamo evitare la parcellizzazione delle risorse e pensare invece a poche linee, ben definite ed adeguatamente finanziate”. La partita sul Ducato, che poi interessa anche lo stabilimento Magneti Marelli di Sulmona che per Sevel produce le sospensioni elettroniche, e’ solo all’inizio, nel senso, come ha spiegato il presidente del Polo Automotive Raffaele Trivillino, i maggiori costi si giocheranno sul livello di sicurezza dei veicoli quando l’Unione europea mettera’ in atto le nuove normative. Adeguare impianti e produzione ai nuovi standard di sicurezza significa mettere sul campo almeno 2/3 miliardi di euro.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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