Borgia: serve un altro Piano Marshall per infrastrutture

“Faremo tutto quello che potremo per dare sollievo alle attivita’ produttive messe in crisi da questa vicenda. Anche perche’ le banche sono piene di liquidita’ e questo in sostanza non e’ denaro privato ma pubblico grazie agli interventi della Bce. Vorremmo aiutare le filiere in difficolta’, a patto che non siano pannicelli caldi: quel denaro dovra’ servire a fare fatturato, non ad indebitare nuovamente le imprese, se no poi si finisce in crisi per credito. Quindi serve un piano serio, un altro Piano Marshall per infrastrutture, insistente, serio”. Interviene cosi’ Michele Borgia, docente universitario e presidente della Bcc di Cappelle sul Tavo.

La Banca, 25 mila clienti nell’area metropolitana di Pescara, un bacino di 400 mila persone dove viene generato il 35% del pil abruzzese, e che gestisce il 10% dei prestiti erogati in tutta la regione, e’ uno degli istituti piu’ a contatto con la piccola media realta’ economica locale.  “Ora che i vincoli di bilancio si sono allentati – prosegue il docente – ci sono condizioni favorevoli per quel tipo di rilancio: la politica ci aiuti pero'”. Dal territorio intanto arrivano i primi segnali: “al momento grosse difficolta’ da parte delle ”partite Iva” non ne abbiamo, ma riceviamo questo si’ tante telefonate di chi teme ripercussioni. Noi siamo una banca etica, siamo sul territorio e dobbiamo dare beneficio a quelle attivita’, ristoratori, commercianti, edili ecc, che operano a stretto contatto col territorio. Ma vorrei tranquillizzare tutti: anche noi regoleremo la nostra attivita’ e correggeremo il tiro strada facendo se riterremo di doverlo fare. Non siamo i medici dell’economia, non ci poniamo sul loro nobile livello, ma non abbiamo certezze precostituite, questo voglio dirlo”, chiude Borgia.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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