Siglata intesa tra Confindustria-Parco Scientifico e Tecnologico

Un protocollo di collaborazione è stato sottoscritto da Confindustria Chieti Pescara e Parco Scientifico e tecnologico per il rilancio di quest’ultimo, partendo da un progetto di attrazione di investimenti nella ricerca e sviluppo industriale nel Centro di Innovazione in località Salvaiezzi di Chieti. L’obiettivo è creare virtuose filiere tematiche in linea con le competenze presenti nei settori chimica, farmaceutica, energia e biotecnologie. L’accordo è il primo collegamento del Nuovo Parco Scientifico con il tessuto industriale territoriale. Nato nel 1993 come Consorzio partecipato dalla Regione Abruzzo e a maggioranza privata, il Parco Scientifico e Tecnologico dopo varie vicissitudini ha visto l’uscita della Regione dalla compagine sociale, oggi composta di soli soggetti privati, e dopo il 2009 la definitiva chiusura dei Centri dell’Aquila. “Confindustria riconosce nel Parco scientifico e tecnologico un’infrastruttura con forte potenziale di ulteriore impiego a servizio delle imprese che investono nel piano Impresa 4.0 – osserva il presidente di Confindustria Chieti Pescara, Gennaro Zecca – Obiettivo principale è la diffusione della conoscenza delle opportunità offerte dal Parco, rendendolo parte integrante della rete di strumenti della ricerca industriale (tra i quali il Consorzio Abside e il Digital Innovation Hub di recente costituzione, i Poli di Innovazione, le Università e altri centri di ricerca pubblici e privati), nonché l’attivazione di collaborazioni con imprese che possono trovare in Abruzzo supporti spesso cercati altrove”. Il concetto di ‘economia circolare’ diventa così realtà con i progetti di riciclo chimico del Pet e il trattamento dei reflui industriali a zero scarichi. Sono previsti, tra l’altro, nuovi investimenti per oltre 7 milioni di euro. In particolare, nel breve periodo saranno sviluppate, nella sede di Chieti, le sezioni sperimentali di due progetti: Progetto Stream (sostenuto dal Pon del ministero dello Sviluppo Economico) incentrato sulla messa a punto di tecnologie evaporative per il trattamento di reflui industriali in una logica di zero scarichi (valore 1,7 milioni); Progetto Demeto che, basato su una tecnologia brevettata da un’azienda svizzera e sviluppata in collaborazione con partner tra i quali Processi Innovativi srl, si occupa di fare riciclo chimico del PET/Poliestere, cioè riottenere i mattoni che compongono questa plastica e, facendo questo, rimuoverne i contaminanti. I prodotti così ottenuti possono essere utilizzati per produrre plastica vergine. Con i risultati di Demeto si può parlare di ‘economia circolare’ per il PET (valore 6 milioni). Sono in corso ulteriori azioni da parte dei soci in diversi settori industriali; ad esempio la messa a punto di materiali polimerici biodegradabili e compostabili da coltivazione di microalghe.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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