Consultazioni tra veti e caos. Aspettando il secondo giro.

Consultazioni tra veti e caos. Aspettando il secondo giro.
(di Achille Lucio Gaspari)

Il primo turno di consultazioni è andato proprio come si ci aspettava che andasse. Di Maio ha rivendicato premierato e governo da fare indifferentemente con Pd e Lega. Salvini ha dichiarato che vuol fare il governo con i 5 Stelle  insieme a Berlusconi e Meloni. Il PD ha dichiarato che se ne starà all’opposizione,Berlusconi ha negato ogni volontà di accordo con chi lo discrimina. Di Maio ha teorizzato la politica dei due forni con l’intenzione di modificare le ragioni sociali dei due possibili alleati;il PD va bene ma senza Renzi,la Lega va bene ma senza Forza Italia.Il tentativo di dividere il PD è immediatamente fallito.

Di Maio? Renzi Niet

Non sapendo usar bene il pallottoliere Gigino non si è reso conto che senza i voti di Renzi non si fa alcun governo con il PD. Quando glielo hanno spiegato ha subito ritirato la pregiudiziale. Con il Centro Destra è andato un po’ meglio per 24 ore. La chiusura di Berlusconi ai 5 Stelle ha effettivamente diviso  il Centro Destra, con Salvini sospettoso che l’ex cavaliere punti ancora ad un accordo con il PD e con Berlusconi convinto che un patto sia già stato stretto tra Salvini e Di Maio. Su questi sospetti ha giocato il partenopeo Luigi dichiarando di non dover trattare con la coalizione di Centro Destra perché questa coalizione è profondamente divisa e quindi politicamente non esiste.

5S-Centro Destra? Alto rischio

Divisione che è durata solo 24 ore ,dal momento che Salvini, Berlusconi e Meloni si presenteranno insieme  alle prossime consultazioni quirinalizie. Chi sta meglio dopo questo primo giro di consultazioni?

Luigi e i dubbi Amletici

Sembrerebbe  Di Maio che può contare su due opzioni, mentre Salvini , escludendo ogni accordo con il PD, ha a disposizione una sola opzione. In realtà le cose  non stanno i questo modo; assai difficilmente il PD stipulerà un accordo politico con i 5 Stelle. Questi ultimi non hanno alcun interesse a lasciare il Centro Destra all’opposizione, e poiché il difficile viene quando si governa , neanche Salvini vuole concedere ai 5 Stelle una comoda opposizione. Salvini non vuole neanche rompere con Berlusconi perché come abbiamo già detto la sua opa ostile su Forza Italia si nutre di calma, di pazienza e di attesa. E allora?

Dal cilindro un nuovo nome?

Allora la soluzione al momento più probabile è un governo del Centro Destra con i Cinque Stelle. Il premier sarà un terzo personaggio gradito sia a Di Maio che a Salvini;Berlusconi favorirà la nascita di questo governo facendo astenere i suoi, essendo quindi nella maggioranza senza però esserci. Questo schema  che salva la faccia a tutti sembra davvero formalmente perfetto perfetto ;c’è però un punto sostanziale. Berlusconi vuole garanzie per le sue aziende: niente conflitto di interesse, facilitazioni nelle gare per attribuire le nuove frequenze televisive e per questo vorrà ben posizionato nel governo qualche tecnico di riferimento sulla sua area.

PD pronti a fare fuoco

Su questa soluzione il PD sparerà ad alzo zero con cannoni da 410. Potranno sopportare i grillini , pur di stare al governo, di rinunciare al premierato di Di Maio e favorire gli interessi di Berlusconi?

Ipotesi Governo di scopo

Staremo a vedere. In alternativa ci sarà un governo di scopo di breve durata  sostenuto dal Presidente Mattarella pur di non lasciare il Paese in governato durante passaggi politici nazionali ed internazionali molto delicati.Da osservatore assolutamente estraneo a parteggiare per qualcuna delle forze in campo ritengo che la soluzione più intelligente sarebbe un monocolore grillino di minoranza. Perché più intelligente? Perché favorirebbe tutti coloro che sono alla opposizione se per i grillini tra il dire di governare e il fare di governare ci fosse di mezzo il mare. Sarebbe inoltre facilissimo buttare giù dalla torre il grillino appena si profilasse l’opportunità di farlo. Ma sono sicurissimo che tra tutte le soluzioni prospettabili questa è -poiché i ragionamenti politici spesso non seguono la logica razionale -, il più impossibile a realizzarsi.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Meloni, la sindrome renziana e il marito tradito

di Achille Lucio Gaspari* Numerosi commentatori politici ritengono che Matteo Renzi sia il più abile …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *