Emergenza e soccorsi: quando Remo Gaspari guidò i coordinamenti (dimenticati) a Firenze e nel Belice

 Emergenza e soccorsi: quando Remo Gaspari guidò i coordinamenti (dimenticati) a Firenze e nel Belice

Negli anni 60 dello scorso secolo non esisteva la Protezione Civile e questo compito era affidato al Ministero dell’Interno. Quando il 4 novembre 1966 si verificò l’alluvione di Firenze il governo allora presieduto dall’on. Aldo Moro nominò come Commissario del Governo il sottosegretario all’Interno Remo Gaspari con il compito di organizzare e coordinare i soccorsi. Due ministri fiorentini presenti in città interferivano con le azioni di soccorso, creando un po’ di confusione. Remo Gaspari telefonò al capo del Governo “Senti Aldo, qui ci sono due ministri che intralciano il mio lavoro. Richiamali a Roma e non far loro mettere piede a Firenze per una settimana, altrimenti mi dimetto e ti cerchi un altro Commissario.” Detto e fatto. I soccorsi procedettero con efficienza ed efficacia; in una sola settimana fu ripristinato il funzionamento dell’acquedotto cittadino. Il Direttore della Nazione Enrico Mattei firmò nei primissimi giorni un editoriale molto critico nei confronti dell’organizzazione dei soccorsi. Gaspari si recò al giornale e disse ”Caro direttore io accetto ogni critica, ma lei non ha in questo momento elementi per poterla formulare. Domani venga con me per un giorno, guardi il nostro lavoro e poi giudichi”. Mattei seguì Gaspari per tutto il giorno successivo e ne divenne un suo strenuo ammiratore. Questa opera di Remo Gaspari fu apprezzata e riconosciuta dal Comune di Firenze con un premio assegnatogli anni dopo.

Oggi su Wikipedia c’è una dettagliata ricostruzione degli avvenimenti dell’alluvione, con pochi commenti sull’organizzazione dei soccorsi e neanche una parola su Remo Gaspari. Quando due anni dopo si verificò il terremoto nel Belice a coordinare i soccorsi come Commissario del governo fu ancora Remo Gaspari. Non solo non si verificò in quel periodo nessun atto di sciacallaggio ma nessun reato ti tipo mafioso od altro si verificò in quella zona e nel circondario per diverso tempo.- Avevo fatto circondare la zona dalla polizia,-mi disse,- non poteva infiltrarsi neppure uno spillo-. La confidenza non mi meravigliò in quanto nel settembre del 1943 come aiutante maggiore del 6° reggimento Bersaglieri mantenne l’ordine pubblico nella turbolenta zona di Reggio Emilia. A cinquanta anni di distanza oggi questo evento è stato ricordato. Sarà stato ricordato anche il buol lavoro di Remo Gaspari? Non credo proprio.

Achille Lucio Gaspari MD,FACS

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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