Il Masterplan delle aree portuali

 

Il Masterplan delle aree portuali

Il Masterplan delle aree portuali di seguito illustrato costituisce un indirizzo di pianificazione di un contesto infrastrutturale e urbano di valore strategico per il futuro della città:

  • intanto per il ruolo economico e sociale che queste aree rivestono nel vasto sistema urbano di cui sono un riferimento, inserito nel territorio più ampio del medio adriatico;

  • per il “genius loci” identitario di luogo di incontro e di conflitto tra gli elementi naturali e quelli artificiali presenti e per la qualità infrastrutturale e dell’architettura anelate e necessarie che da sempre raccontano questo particolare territorio della costa adriatica;

  • soprattutto per lo sviluppo della cultura della sostenibilità e dell’innovazione possibile nel campo della mobilità e delle energie rinnovabili, nella direzione di una concreta “smart city”.

Il Masterplan delle aree portuali contestualizza i programmi infrastrutturali previsti, e in parte finanziati, dalle istituzioni regionali e locali per l’ambito portuale della città di Pescara considerando anche la formidabile opportunità della rigenerazione delle aree dismesse dell’ex Mercato Ortifrutticolo denominato “Cofa”.

Le infrastrutture progettate e finanziate dalla Regione in quest’area strategica per il futuro della città riguardano essenzialmente la realizzazione dei nuovi moli del porto canale di Pescara deviati e prolungati fino al superamento della famigerata “diga foranea” ed il collegamento, a cura dell’ANAS, dello stesso porto con l’asse attrezzato che attualmente scende fino a Piazza della Marina.

La realizzazione dei nuovi moli prevede la costruzione di una Piazza sulla riva sinistra del fiume, all’altezza della “Madonnina”, in corrispondenza dello “slargo” esistente in quella zona del porto canale. Al di sotto della suddetta Piazza, il piano prevede la costruzione una vasca di laminazione del troppo pieno della centrale di sollevamento delle acque reflue del collettore rivierasco. La vasca, di circa 20.000 metri cubi di capienza, impedirà lo sversamento diretto nel fiume e poi nel mare dei reflui fognari del collettore nei giorni di pioggia e costituirà un elemento utile al concreto disinquinamento del mare. Il piano inoltre prevede la verifica della fattibilità di una seconda vasca di laminazione, di circa 50.000 metri cubi, in funzione di un pur parziale contenimento dell’innalzamento delle acque del fiume in caso di piena, attraverso la semplice copertura della porzione di canale esistente che verrà abbandonato in seguito alla realizzazione dei nuovi moli, in luogo del suo riempimento.

Risulta inoltre di sicuro interesse, ciò che è largamente prevedibile si realizzi a ridosso del molo nord del porto canale, una volta costruiti i nuovi moli. E’ prevedibile infatti che nel giro di pochi anni si sviluppi, in modo completamente spontaneo e autonomo, un accrescimento sabbioso, così corposo da prolungare la spiaggia fino alla diga foranea. Il risultato sarà la creazione di un’area naturale speciale, per la sua condizione urbana, utile sia alla balneazione che alla tutela di habitat naturali di flora e fauna della costa.

Il presente Masterplan configura l’assetto definitivo delle banchine e delle barriere a mare del nuovo porto previste dal nuovo prg del porto recentemente approvato, con una leggera correzione del braccio di levante, qui configurato in modo da impedire ai venti proventi da est (il Levante, lo Scirocco, ecc.) di penetrare all’interno del bacino portuale rendendo insicuri i rientri e gli stessi attracchi.

Sul molo di levante esistente e a ridosso del muro di separazione del porto turistico con quello commerciale, invece, allo scopo di produrre energia rinnovabile e pulita, sono previsti impianti di minieolico sia di tipo verticale che di minipale. Saranno studiati per essere realizzati anche innovativi impianti capaci creare energia rinnovabile dallo sfruttamento dei flussi e dei movimenti ondosi in corrispondenza delle barriere artificiali dei moli e delle dighe foranee a mare.

Per aiutare la locale capitaneria di porto al controllo portuale e doganale, il piano prevede la realizzazione di una struttura in pilastri, travi e pareti di legno e vetro posta al di sopra del muro di separazione del porto turistico, nella sua parte iniziale.

Il resto del progetto sviluppa l’idea di un “hub” della mobilità sostenibile da realizzare nelle aree dell’ex Cofa. L’insieme delle proposte qui contenute configurano l’idea di Pescara città innovativa e intelligente.

 

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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