Le parole di Fico sulle Ong

Le parole di Fico sulle Ong

Narra Virgilio nell’Eneide che i Greci finsero di ritirarsi dalla guerra e lasciarono sulla riva del mare un enorme cavallo di legno nel cui ventre era nascosto un gruppo di valorosi guerrieri. I Troiani ritenendolo un dono per gli dei decisero di portarlo dentro la città; l’unico che si oppose fu Laocoonte che pronunciò la famosa frase”timeo Danaos et dona ferentes” non mi fido dei Danai (greci) anche quando portano doni.

Fico ha elogiato lo straordinario lavoro di salvataggio delle navi delle ONG e ha esortato ad aprire a loro i porti . Io come Laocoonte non mi fido e cerco di spiegare il perché. Il trasporto dei migranti in Italia nel 2017 ha fruttato ai trafficanti circa un milione e mezzo di euro. A questa cifra vanno aggiunti i cinque miliardi che ogni anno l’Italia spende per il mantenimento dei rifugiati. Questi soldi finiscono nelle tasche delle cooperative di assistenza e i 35 euro per assistito devono essere ben remunerativi se Buzzi(uno dei capi di mafia capitale) in una intercettazione dice che questo affare è più remunerativo del traffico di droga. Un buon tornaconto lo devono avere anche le organizzazioni di assistenza laiche e religiose e anche i proprietari di quegli alberghi che così mantengono tutte le stanze occupate 365 giorni all’anno. E non finisce qui perché le organizzazioni malavitose sfruttano il lavoro di queste persone nel lavoro nero, nel traffico di droga e nello sfruttamento della prostituzione .Le navi delle ONG hanno contribuito ad incrementare questi guadagni trasportando in Italia nel 2017 circa 47.000 persone con un ulteriore aumento di ricavi per i trafficanti di circa quattrocentomila dollari soltanto per l’incremento del numero dei clandestini ,ma in realtà il vantaggio per i trafficanti è molto maggiore. Precedentemente dovevano procurarsi delle barche in grado di navigare sino alle coste della Sicilia senza la possibilità di recuperarle. Con l’ausilio delle navi delle ONG che si fanno trovare al limite delle acque territoriali libiche acquistano a poco prezzo gommoni di fabbricazione cinese con motori poco potenti e imbarcano poco carburante. Dopo il trasbordo recuperano motori, gommoni e salvagenti da riusare in un successivo viaggio. Tutti noi vorremmo non vedere più immagini di naufragi e la presenza di queste navi non solo è uno stimolo per aumentare gli imbarchi ma una causa di maggiore pericolosità per i migranti. I trafficanti utilizzano mezzi insicuri stipandoli all’inverosimile senza alcun rispetto per la vita umana sapendo che questi mezzi devono navigare solo per poche miglia; quando il Procuratore della Repubblica di Catania iniziò a svelare i sospetti rapporti tra trafficanti e ONG fu furiosamente attaccato da molti politici, taluni anche con responsabilità di governo. Forse era stato toccato qualche nervo scoperto. Certamente non tutti i Danai celano insidie e la maggioranza dei buonisti è sincera di cuore ,ma come disse Andreotti, a pensar male si fa peccato ma spesso ci si indovina. Io spero però che per punire il mio peccato non sorga dal mare un gigantesco serpente per divorarmi, come accadde a Laocoonte.

di Achille Lucio Gaspari

 

 

 

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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