Una domenica da interpretare

Una domenica da interpretare

 

Tra elezioni amministrative e riunione informale dei capi di Governo a Bruxelles è stata una domenica da interpretare.

Normale che al secondo turno i votanti diminuiscano; gli elettori dei candidati non ammessi al ballottaggio spesso si astengono. Il risultato è chiaro: il Centro Destra avanza e ottiene risultati eclatanti in Toscana ed in Umbria. Il PD perde anche in Emilia e questo cedimento in roccaforti inespugnate da 70 anni è un segnale forte. Per quanto possibile è più interessante notare, l’andamento dei flussi dei voti tra primo e secondo turno. Dove il Centro Destra era in ballottaggio con i 5 stelle, la Destra a trazione leghista ha prevalso; gli elettori PD si sono in maggioranza astenuti. Nei ballottaggi tra Centro Destra e Centro sinistra ha prevalso il Centro Destra dove i Grillini non erano forti, ma dove essi avevano riportato il 4 marzo un considerevole successo ha vinto il Centro Sinistra. Non è difficile comprendere che i 5 stelle abbiano appoggiato il Centro Sinistra. Dove erano i penta stellati a confrontarsi con il Centro Sinistra, il Centro Destra come aveva già fatto nell’elezione dei sindaci di Roma e Torino, in odio al PD ha appoggiato il Movimento. E’ quindi evidente che questa alleanza strumentale non potrà trasformarsi in una alleanza strutturale. Prima o poi la competizione vedrà da una parte il Centro Destra e dall’altra i cinque stelle alleati con la sinistra. Accadrà prima o dopo le elezioni europee? Difficile dirlo. Chi vincerà? Se sommassimo valori dei sondaggi odierni vincerebbe l’alleanza giallo –rossa. Ma questa e solo un’operazione aritmetica il cui risultato potrebbe essere molto lontano dalla realtà.

Cosa accade nell’Unione Europea?

La riunione informale di un certo numero di Capi di Governo non è giunta ad alcuna conclusione. La modifica del trattato di Dublino non trova ancora un accordo. Il ministro degli interni della Germania vorrebbe rimandare indietro e quindi soprattutto in Italia molti migranti così detti secondari, ciò è quelli che sono stati registrati in Italia e poi sono passati in Germania. La Francia è imbestialita perché ci permettiamo di chiudere i porti che solo loro hanno il diritto di chiudere. La situazione è seria. Nel 2050 in Africa la popolazione toccherà i due miliardi, nel 2100 saranno quattro miliardi. In Africa non ci vogliono stare e mezza Africa vuole trasferirsi in Europa. Anche In Canada e Australia e Nuova Zelanda andrebbero volentieri, ma nessuno aprirà loro le porte in questi territori, tantomeno li aiuterà l’ONU a raggiungere queste destinazioni. E’ evidente che l’invasione viene da Sud, ma la cosa riguarda tutte le nazioni europee, non solo quelle rivierasche. La soluzione più giusta è quella di aiutare queste popolazioni a creare in casa loro le condizioni per cui non siano spinti a migrare. E’ la soluzione più giusta ma anche la più difficile da realizzare. Sono necessari enormi aiuti economici e non è detto che questo basti. Nelle élite di governo esiste una corruzione sistematica ed è difficile educare queste popolazioni a raggiungere una produttività economicamente accettabile. Comunque conviene provarci. Cosa si può fare intanto? Bisogna creare ostacoli tali da impedire gli imbarchi, scoraggiare i partenti e neutralizzare i trafficanti e tutti quelli che da questo gran giro di soldi ci guadagnano bene. Coloro che hanno diritto alla protezione, purché siano un numero contenuto vanno aiutati, ma vanno identificati alla partenza, non all’arrivo. Sarà ‘l’Europa capace di arrivare ad un compromesso accettato e funzionale? Oggi più che sulla crisi economica è su questa questione che si gioca la sopravvivenza della Unione.

di Achille Lucio Gaspari

 

 

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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