Delle 123 donne uccise nel 2017, l’80,5% è stata vittima di una persona che la vittima conosceva. Lo riferisce l’Istat. In particolare, nel 43,9% dei casi si trattava del partner attuale (35,8%, 44 donne) o del precedente (8,1%, 10 donne). Nel 28,5% dei casi(35 donne) di un familiare e nell’8,1% dei casi (10 donne) di un’altra persona che conosceva, come un amico o un collega. In merito alla relazione tra l’autore e la vittima, secondo le statistiche le donne vengono uccise in ambito domestico da partner e familiari. Il valore più elevato del tasso di omicidi, sempre riguardo al sesso femminile, si raggiunge tra le ultra 64enni (0,58 per 100mila donne), seguite dalle 45-54enni (0,56). Tra i partner, nel 2017, i mariti e gli ex mariti sono stati gli autori di più della metà degli omicidi, mentre i fidanzati e i conviventi (o ex-fidanzati ed ex conviventi) lo sono stati per il 48,1% dei casi, con una percentuale in crescita rispetto agli anni precedenti (era il 37% nel 2013, il 33% nel 2014, il 21,5% nel 2015 e il 30% nel 2016). Nel 2017, è comunque diminuito anche il tasso di donne uccise (0,40 per 100mila donne). Le donne straniere sono uccise più di frequente dai loro partner o ex partner rispetto alle italiane (rispettivamente 58,3% e 40,4%) e meno da altri parenti (20,8% per le straniere e 30,3% per le italiane).
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