Salle celebra le sue radici: tre piazzette dedicate alle tradizioni locali

 

Con la Delibera di Giunta n. 34 del 10 luglio 2025, l’Amministrazione Comunale di Salle (Pe) ha deciso di rendere omaggio alle radici culturali del paese, intitolando le tre piazzette lungo via Roma alle attività che hanno segnato la storia e l’identità della comunità.

Un percorso di memoria e identità
Scendendo da via Roma, ogni piazzetta racconta una pagina di storia:

  • Piazzetta dei Fonditori di Campane: dedicata all’arte campanaria, che per secoli ha fatto risuonare il territorio con melodie uniche.
  • Piazzetta dei Cordari: simbolo dell’eccellenza locale nella produzione di corde armoniche, apprezzate e richieste in tutto il mondo.
  • Piazzetta dei Pastori: un tributo alla figura centrale della vita rurale, custode delle tradizioni e dei paesaggi che caratterizzano Salle.

La cerimonia di inaugurazione

L’appuntamento si è svolto domenica 7 dicembre 2025, lungo via Roma. Durante la cerimonia sono state scoperte le targhe commemorative. L’evento è stato impreziosito dalla presenza della Banda Musicale di Caramanico Terme, che ha accompagnato la manifestazione con brani della tradizione bandistica. Sono state inoltre consegnate pergamene di riconoscimento a figure di spicco nel mondo delle corde armoniche:

  • Richard Cocco di La Bella Strings
  • Beniamino Toro di Toro Strings
  • Rosanna D’Orazio di D’Orazio Strings

Tra gli ospiti d’onore anche Giacinto Mari, rappresentante della storica famiglia Mari, fonditori di campane, custodi di un’arte che ha segnato la storia campanaria abruzzese. Infine, è stata presentata al pubblico una suggestiva foto notturna di Salle realizzata con il drone da Vinicio Salerni, il cui ingrandimento è stato collocato all’esterno del Municipio, come simbolo di bellezza e innovazione.

La pastorizia in Abruzzo: un’identità millenaria

L’Abruzzo è conosciuto come “terra di pastori”, un’identità che affonda le radici nell’antichità. La pratica della transumanza, lo spostamento stagionale delle greggi dai pascoli montani a quelli delle pianure, è documentata sin dal III secolo a.C. e ha avuto il suo apice tra XVI e XVII secolo, quando oltre 4 milioni di pecore percorrevano i tratturi verso il Tavoliere delle Puglie. Questa tradizione non era solo economica, ma anche culturale: ha ispirato opere letterarie come La figlia di Iorio di Gabriele D’Annunzio e ha contribuito alla formazione di un paesaggio identitario unico. Dal 2019 la transumanza è riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità.

L’arte dei fonditori di campane in Abruzzo: una tradizione millenaria

La fusione delle campane è una delle arti più antiche e affascinanti dell’Italia centrale, con radici che affondano nell’epoca medievale. In Abruzzo, questa tradizione è stata portata avanti da famiglie di artigiani che hanno saputo coniugare tecnica, fede e cultura. Secondo fonti storiche, la famiglia Mari è tra le più antiche dinastie di fonditori di campane in Abruzzo. Documenti risalenti al 1019 attestano la loro attività, mentre una campana fusa nel 1200 da Aloysius Mari è considerata una delle testimonianze più antiche. Nel corso dei secoli, la fonderia Mari ha realizzato campane per chiese e torri civiche in Abruzzo e in altre regioni italiane. Tra le opere più celebri si annoverano il Campanone di Gubbio (1789) e la campana della chiesa di San Francesco di Urbino.  La fusione delle campane richiede competenze complesse: conoscenze di metallurgia, proporzioni geometriche e persino di musica, per ottenere campane accordate. Le campane non sono solo strumenti liturgici, ma vere opere d’arte, spesso ornate con iscrizioni e bassorilievi che raccontano la storia delle comunità.

Salle e le corde armoniche: un’eccellenza mondiale

Salle è famosa per la produzione di corde armoniche in budello, una tradizione che risale almeno al XV secolo. Originariamente legata alla pastorizia, questa attività artigianale ha reso il paese celebre in Europa: si diceva che vi fosse “un cordaio per ogni casa”. Le corde venivano realizzate a mano, con tecniche tramandate di generazione in generazione, e apprezzate da grandi musicisti come Niccolò Paganini. Nel Novecento, la crisi della pastorizia spinse molti artigiani a emigrare, fondando botteghe a Napoli, Roma e persino negli Stati Uniti. Oggi, la tradizione sopravvive grazie a realtà come Toro Strings, che produce corde per strumenti antichi e barocchi, mantenendo viva la memoria di un’arte unica al mondo.

Un progetto che unisce passato e futuro

“Con questa iniziativa, Salle non solo celebra il proprio passato, ma lo tramanda alle generazioni future, trasformando tre semplici piazzette in luoghi di identità e orgoglio collettivo”, ha affermato Davide Morante, Sindaco di Salle.

rs

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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