Aumentano le imprese con titolari stranieri

I settori commerciali a maggioranza straniera sono 17 in Italia, secondo i dati elaborati dalla Camera di commercio di Milano per il 2016. Salgono a 27 in Lombardia e a 50 a Milano. Ai primi posti ci sono gli ambulanti nella bigiotteria, nel tessile, poi la vendita online, la preparazione di indirizzari e le spedizioni di propaganda, tappeti, internet point, vendita porta a porta, traduzioni, agenzie matrimoniali. Sono tredici i territori italiani che crescono in cinque anni – tra il 2011 e il 2016 – per la creazione d’impresa da parte degli stranieri. Sono: Milano, Roma, Napoli, Pescara, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Caserta, Napoli, Latina, Sassari, Prato. Una crescita che controbilancia il calo degli italiani. Si aggiungono otto aree del Paese che invertono la perdita di addetti nelle imprese, per l’apertura di titolari stranieri che assumono. Sono: Benevento, Latina, Mantova, Foggia, Lecce, Catania, Ragusa, Prato, Venezia. Meno stranieri e meno imprese ad Aosta, Enna, Caltanissetta, Cuneo. Meno addetti e meno assunzioni di stranieri a Brindisi e Isernia. In Lombardia in cinque anni crescita a due cifre per le imprese straniere, soprattutto a Milano (+42%), Monza (+31%), Lecco (+25%), Bergamo (+21%), Varese (+17%), Pavia (+16%). In 12 territori l’economia cresce o e’ stabile per le aperture di imprese straniere. 

A Milano le imprese aumentano del 4%, con gli italiani in calo del’1%. A Roma l’aumento c’e’ anche solo con gli italiani, +1%, che diventa +6% per le aperture degli stranieri. A Napoli c’e’ un +4%, che si fermerebbe a -0,7% con il solo contributo degli italiani, con la crescita straniera a tre cifre + 119%. Trend positivo, guidato da una crescita a due cifre degli imprenditori stranieri, a Pescara (da -2,8% a -0,4%), Catanzaro (da – 0,3% a +2,3%), Cosenza (da -1% a +0,5%), Crotone (da -1,3% a +0,1%), Reggio Calabria (da -2% a +1,3%), Caserta (da -1,3% a +1,9%), Latina (da -2,5% a -0,3%), Sassari (da -2,7% a -0,4%), Prato (da -6,5% a -0,4%). Meno imprese straniere accompagnata da una riduzione totale delle imprese in cinque anni in quattro aree: Aosta (-8%), Enna (-8,5%), Caltanissetta (-2,6%), Cuneo (-7,6%). Lavoro in crescita nelle imprese in 9 territori: Benevento (stabile ma sarebbe -1% per le assunzioni delle sole imprese italiane), Latina (+0,2% anziche’ -0,6%), Mantova (+0,2% invece di -0,2%), Foggia (da -0,4% degli italiani a +0,3% totale), Lecce (da -0,5% a +0,9%), Catania (da -0,7% a -0,2%), Ragusa (da -1,4% a -0,5%), Prato (da -6,3% a +5,7%), Venezia (da -1,3% a -0,1%). Le imprese straniere danno una sostanziale spinta ulteriore alla crescita, gia’ positiva grazie agli italiani, a Roma +17%, Milano +5,8%, Potenza +6,6%, Pescara +1,5%, Caserta + 8%, Napoli + 9,6%, Salerno +5,8%, Bologna +3%, Monza +5,4%, Bari + 0,9%, Firenze +3,3%, Bolzano +4,4%, Verona +3,9%. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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