Studio Ancot, è la Lombardia la prima regione per le detrazioni universitarie

Spese universitarie da ‘scontare’ al top in Lombardia, con 1.510 euro a studente; ultimo posto in Sardegna dove il costo delle tasse universitarie e delle altre voci che danno diritto alle detrazioni arrivano a 930 euro. Da un’analisi condotta dall’Ancot, l’Associazione nazionale consulenti tributari, su dati del ministero delle Finanze emerge che in Italia, sulla base delle dichiarazioni dei redditi presentate nel 2017 riferite ai redditi del 2016, sono stati complessivamente 1,5 milioni di contribuenti che hanno indicato le spese sostenute per l’istruzione universitaria per un ammontare di 1,9 miliardi di euro. In media, quindi, ogni richiedente ha dichiarato spese pari a 1.220 euro. Tornando alla classifica, dietro la Lombardia, per spesa universitaria indicata nella dichiarazione dei redditi figurano: Veneto 1.370 euro; Trentino Alto Adige (provincia autonoma Trento) 1.370 euro; Valle d’Aosta 1.350 euro; Emilia Romagna 1.330 euro; Liguria 1.320 euro; Piemonte 1.270 euro; Friuli Venezia Giulia 1.260 euro; Lazio 1.190 euro; Trentino Alto Adige (provincia autonoma Bolzano) 1.180 euro; Toscana 1.170 euro; Campania 1.120 euro; Molise 1.120 euro; Sicilia 1.090 euro; Marche 1.090 euro; Calabria 1.060 euro; Umbria 1.050 euro; Basilicata 1.050 euro: Abruzzo 1.040 euro; Puglia 1.020 euro e Sardegna 930 euro. La Lombardia si posiziona al primo posto anche per numero di dichiarazioni dei redditi che contengono spese universitarie (230.827), seguita a grande distanza dal Lazio (164.376) e dalla Campania (162.649). La spesa complessiva contenuta nelle dichiarazioni dei redditi delle prime tre ragioni ammonta a più di un terzo del totale di 1,9 miliardi. In particolare nelle dichiarazioni dei redditi in Lombardia la spesa per istruzione universitaria ammonta a 349 milioni, a cui si aggiungono 196 milioni del Lazio e 182,5 milioni della Campania per un totale di 727,5 milioni.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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