Asl Chieti, la Corte dei Conti boccia la nomina di Di Pietro

In un decreto emesso dal procuratore regionale della Corte dei Conti, Maurizio Stanco, si chiede alla Asl Lanciano Vasto Chieti di fornire entro 20 giorni ”elementi integrati di delucidazione, comunicando gli eventuali provvedimenti che vorranno essere assunti in materia” a proposito della nomina di Sabrina Di Pietro a direttore amministrativo dell’Azienda Sanitaria. Secondo la magistratura contabile abruzzese la nomina di Di Pietro non e’ conforme alla legge per via dell’assenza del requisito della direzione quinquennale di struttura sanitaria di media e grande dimensione ”non essendo utile il periodo relativo alla ex Onpi di Caprara nel Comune di Spoltore” di cui Di Pietro e’ stata direttore. In base alle comunicazioni del Comune di Spoltore alla Procura regionale della Corte dei Conti, l’istituzione pubblica ex Onpi non e’ una struttura sanitaria ne’ ha ricevuto autorizzazioni quali struttura socio sanitaria in favore di anziani sufficienti e non autosufficienti e che in merito nulla risulta alla Asl di Pescara. Inoltre, l’ex Onpi non soddisfa il requisito dimensionale prescritto dal legislatore avendo due soli infermieri e un medico geriatrico in convenzione. A sollevare il caso della mancanza di requisiti per la nomina di Sabrina Di Pietro e’ stato, nei mesi scorsi, il presidente della Commissione di Vigilanza della Regione, Mauro Febbo (Forza Italia), che ha presentato esposti sia alla Procura contabile che alla Procura della Repubblica di Chieti.

”Adesso sappiamo chi aveva ragione e chi invece ha operato in malafede non rispettando leggi e regolamenti vigenti”, dice Febbo che aggiunge: “Dopo le mie denunce pubbliche, un’ interpellanza al Presidente della Regione, l’esposto alla Procura della Repubblica, oggi arriva il giudizio chiaro e inequivocabile della Corte dei Conti. Mi fa specie e meraviglia, invece, come si e’ cercato di voler sottacere e secretare quello che comunque sarebbe saltato fuori da parte della stessa Asl. Credo – aggiunge Febbo – che questo sia un atteggiamento infantile e superficiale, soprattutto perche’ fatto da persone che mi conoscono bene e sanno che vado sempre fino in fondo nelle questioni e in modo particolare quando sono poco chiare. Chiedero’ una ‘commissione speciale d’inchiesta’ per capire cosa e quali danni determinera’ la ‘decadenza’ di una figura apicale e con responsabilita’ tecniche specifiche importanti cosi’ elevata, che ha firmato atti rilevanti nei confronti di terzi”.

La replica: non sono stati espressi giudizi né censure

 ”Non sono stati espressi ne’ censure ne’ giudizi in proposito da parte della magistratura contabile ne’ di un Tribunale, lo ha fatto, invece, solo chi ha deciso di costruire e utilizzare questo caso per trarne vantaggi in termini di visibilita’ e di costruzione del consenso. E che non c’entra nulla con la difesa dell’interesse pubblico. Ma per quanto ferita, difendero’ sopra ogni cosa la mia dignita’, nella certezza di non aver mai tradito l’etica pubblica e valori per me irrinunciabili”. Lo afferma in una nota il direttore amministrativo dell’Asl Lanciano Vasto Chieti, Sabrina Di Pietro, replicando al presidente della Commissione di vigilanza della Regione, Mauro Febbo, che oggi ha reso nota la richiesta da parte della Procura regionale della Corte dei Conti, indirizzata alla stessa Asl, di fornire entro 20 giorni ”elementi integrati di delucidazione, comunicando gli eventuali provvedimenti che vorranno essere assunti in materia” a proposito della nomina di Di Pietro. Secondo la magistratura contabile abruzzese, infatti, la nomina non e’ conforme alla legge per via dell’assenza del requisito della direzione quinquennale di struttura sanitaria di media e grande dimensione. “La nota fornita dal Comune di Spoltore in realta’ dimostra lo svolgimento di attivita’ sanitaria nella struttura ex Onpi, presso la quale operavano infermieri professionali e generici, ausiliari, specialisti e medici di medicina generale, fin dall’ origine – aggiunge Di Pietro – abbiamo fatto assunzioni, siglato contratti, formulato percorsi di assistenza e cura e tutto quanto e’ necessario a utenti malati, disabili e anziani. Del mio percorso professionale, delle attivita’ svolte e dei titoli acquisiti non ho mai taciuto o nascosto nulla, ne’ la Direzione della Asl di Chieti ha negato atti e documenti ad alcuno, compreso il presidente della Vigilanza che ha sempre avuto accesso a tutto. Sono pronta a difendere l’Azienda, me stessa e l’onorabilita’ e la correttezza di una condotta limpida – conclude Di Pietro – devo solo riflettere sui passi da compiere per avere la forza giusta e la liberta’ necessaria per dimostrare di non aver usurpato nulla ne’ tradito la fiducia di alcuno. Non ho paura. Perche’ non ne ha chi sa di aver rispettato le regole”. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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