Colletti (M5s): ho difficoltà a votare il taglio dei parlamentari

“Da giurista ed abruzzese ho grosse difficolta’ a votare il ddl costituzionale sul taglio dei parlamentari”. Andrea Colletti manifesta le sue perplessita’ e spiega che “diverse sono le criticita’ del provvedimento, una tra le quali e’ quella relativa ai senatori a vita”. Attualmente i senatori a vita nominabili dal Presidente della Repubblica sono 5. Facendo un rapido calcolo sono l’1,59% rispetto ai senatori eletti. Con la riduzione dei senatori essi, rimanendo nel numero, massimo, di 5, rappresenteranno, rispetto ai senatori eletti, il 2,5%, aumentando esponenzialmente la loro incidenza. Per dire: saranno piu’ i senatori a vita che i senatori eletti democraticamente nella Regione Abruzzo, solo 4″. Per ovviare a questo problema, il deputato M5s ricorda di aver “proposto di spostare i senatori a vita alla Camera dei deputati, poiche’ piu’ numerosa, o ridurli al numero massimo di 3”. Ma, rileva ancora, “la modifica peggiore riguarda la rappresentanza regionale. Non so per quale motivo sia stato inserito nel ddl costituzionale il principio che ogni regione, tranne Molise e Valle d’Aosta, ed ogni provincia Autonoma, e qui sta l’enormita’, dovesse avere almeno 3 senatori. Per esempio il Trentino Alto-Adige (Province Autonome di Bolzano e Trento) avra’ ben 6 senatori con una popolazione di 1 milione circa di abitanti. L’Abruzzo, con una popolazione superiore, avra’ un numero di senatori inferiore (4); idem per la Sardegna (5), per le Marche (5) e per la Liguria (5). In Trentino Alto-Adige ci sara’ un senatore ogni 171.000 abitanti. In Abruzzo ogni 326.000. Quindi, non solo le Province Autonome hanno, attualmente, una potesta’ legislativa e di tassazione notevolmente di favore rispetto alle altre Regioni italiane, a Statuto ordinario, ma, d’ora in avanti, avranno anche una rappresentanza notevolmente superiore alle altre regioni. Il Trentino Alto-Adige avra’ una rappresentanza del 50% superiore a quella dell’Abruzzo pur avendo una popolazione quasi un terzo minore”. “Da sempre sono un convinto proporzionalista e gia’ in prima lettura aveva ammonito i proponenti che ridurre i parlamentari con questo sistema elettorale poteva essere – segnala – democraticamente pericoloso. Non per una questione di diminuzione della rappresentanza democratica bensi’ per un mero problema di legge elettorale vigente. In questo sono d’accordo con chi, degli altri partiti, indicava la necessita’, prima della riduzione dei parlamentari, di modificare la legge elettorale”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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