Legnini: desegretare atti del 1992 è scelta non scontata

“Proprio nel 25/o delle stragi di Capaci e via D’Amelio, il Consiglio superiore della magistratura ha deciso di fare una scelta coraggiosa, non scontata, su mia proposta e con il consenso del capo dello Stato: abbiamo deciso di desegretare tutti gli atti che giacevano nell’archivio storico del Csm relativi a quel drammatico 1992, nel quale si raggiunse l’apice dell’attacco della mafia allo Stato”. Lo ha detto il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, nel suo intervento per l’inaugurazione della nuova scuola di Montereale, paese terremotato nel 2009 e 2016, intitolata proprio a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, scelta definita dal numero 2 di Palazzo dei Marescialli “molto forte per la fiducia nel futuro nostra e di questi ragazzi”. Legnini ha ricordato che, sempre nel 1992, “il Consiglio fu teatro di fatti altrettanto drammatici nel rapporto tra il governo autonomo della magistratura, lo Stato e quella magistratura che era esposta sul fronte”. “Da questi atti e’ possibile trarre un’ulteriore ricostruzione storica della vicenda e molti insegnamenti per l’oggi e per il futuro – ha sottolineato – Sono consultabili sul nostro sito e, previa selezione e presentazione, li abbiamo raccolti in due pregevoli volumi”, donati al sindaco di Montereale, Massimiliano Giorgi.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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