Marcucci: bisogna saper parlare anche agli elettori che erano del centrodestra

Di fronte “a un governo dell’odio e del no” il Pd deve saper promuovere una coalizione sociale e politica ampia, in grado di “parlare anche all’elettorato dei partiti che erano del centrodestra”. Lo ha detto Andrea Marcucci, capogruppo del Pd al Senato, parlando al seminario dei Liberal del Pd. Dopo la sconfitta del 4 marzo, ha detto Marcucci, “il progetto del Pd di mettere insieme le migliori tradizioni riformiste è assolutamente attuale, ma non è più sufficiente”. Marcucci ha detto di ritenere necessaria “una alleanza molto ampia, aperta anche ad altre forze politiche e che parli anche all’elettorato che guardava al centrodestra e alla sua forza innovativa”. Un approccio da mettere in campo già alle europee, dove si dovrà dialogare “con i socialisti spagnoli, con Tsipras o con En Marche”. Quanto alle primarie Marcucci ha ribadito di appoggiare Marco Minniti “perché la sua esperienza è maggiormente vicina a un approccio riformista”, pur esprimendo “stima anche per gli altri candidati”

“Ormai la consapevolezza del disastro che stanno combinando Lega e Movimento 5 stelle al governo di questo Paese, deve portare il Partito Democratico nella fase congressuale ad aprirsi alla societa’ italiana, a dare una risposta e fare una proposta per le nostre future generazioni. L’Italia in queste condizioni e’ a rischio, bisogna essere aperti, guardare alla societa’ civile, credere nel futuro del nostro Paese”. Cosi’ Andrea Marcucci, capogruppo Pd al Senato, a margine del seminario nazionale di Liberal Pd a Pescara. 

 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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