Pescara, recepito il ‘decreto Sviluppo’ 

Il Consiglio comunale di Pescara ha recepito la legge regionale n. 49/2012 denominata “decreto sviluppo” in recepimento del decreto legge 70/2011 le cui disposizioni sono finalizzate alla promozione dello sviluppo economico e della competitivita’ del Paese. Anche in questo caso, come in quello delle Nta, va apprezzata l’ampia collaborazione realizzatasi con l’opposizione in consiglio comunale. A renderlo noto e’ l’assessore al Governo del Territorio e Politiche Urbane, Stefano Civitarese Matteucci. “L’atto consiliare licenziato – si legge in una nota – non e’ un mero recepimento di norme nazionali e regionali, ma un vero e proprio ‘regolamento per lo sviluppo edilizio’ di Pescara che fa il paio con la recente adozione delle Nta per puntare al grande obiettivo della rigenerazione urbana, definendo stringenti criteri di qualita’ per coloro che vorranno beneficiare degli incentivi di cubatura in essi previsti. Gli incentivi, applicabili nei casi di rinnovo totale del patrimonio edilizio, non saranno applicabili nelle aree piu’ delicate e di maggior pregio della citta’, per esempio quelle paesaggisticamente vincolate e le aree collinari. Nella fascia della riviera dovranno essere comunque rispettate le altezze e le distanze previste dal piano regolatore. Piu’ sicurezza per i cittadini e maggiore attenzione per l’ambiente. Gli incentivi massimi previsti (50% in piu’ rispetto alle volumetrie degli edifici residenziali o il 35% dei fabbricati produttivi) verranno attribuiti esclusivamente in caso di demolizione e ricostruzione dei manufatti esistenti, con il totale rispetto della normativa antisismica e l’ottenimento della classe energetica massima. Recupero di aree di degrado urbanistico. La delibera introduce alcuni ambiti sottoposti a piano di recupero, nei quali gli incentivi possono essere utilizzati nel caso di intervento unitario su piu’ edifici e cessione all’amministrazione comunale di spazi per servizi di quartiere. Tutela delle aree sensibili. Le aree sottoposte a tutela paesaggistica e quelle ricadenti nei bacini imbriferi vengono salvaguardate ed escluse quasi totalmente dalle massime premialita’. Lungomare. Nella riviera i premi di cubatura sono condizionati al mantenimento delle altezze e distanze previste dal piano regolatore. La citta’ pubblica. La cartografia allegata alla delibera nella quale vengono indicate le aree nelle quali sono attribuite le premialita’ individua anche le aree per servizi pubblici da acquisire con le monetizzazioni degli standard per potenziare i servizi quali il verde e i parcheggi pubblici. A proposito della cosiddetta monetizzazione degli standard viene peraltro definita una disciplina chiara e trasparente relativa alle modalita’ di computo del relativo costo. In pratica vi sara’ una tabella pubblicata sul sito del comune in base alla quale ogni operatore avra’ la possibilita’ di conoscere in anticipo gli oneri pubblici legati all’intervento di riqualificazione che si propone. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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