Protesta dei vongolari abruzzesi a Pescara

Manifestazione questa mattina a Pescara, davanti la sede dell’assessorato regionale alle Politiche e alla Pesca da parte dei vongolari, aderenti al Consorzio CoGeVo. Fermi da fine agosto, i pescatori di vongole chiedono alla Regione di poter tornare in mare, e di poter pescare in condizioni idonee, dopo le restrizioni apportate in Abruzzo per il settore. “Oggi siamo qui per chiedere risposte alla Regione alla nostra condizione. Siamo fermi con le nostre vongolare dal 31 agosto scorso per mancanza di lavoro e senza sapere che faremo. Le cose poi sono ulteriormente peggiorate, con il divieto di navigazione nell’Area Marina Protetta di Cerrano, togliendoci anche la navigazione fuori dalle tre miglia. Abbiamo le barche ferme perche’ di fatto non c’e’ prodotto e poi con le nuove leggi comunitarie ci e’ stato imposto e di montare a bordo uno strumento di identificazione molto costoso”. “Chiediamo – ha detto Walter Squeo di CoGeVo e Federpesca – che la Regione ci ascolti e che preveda dei fondi per questo settore che sta morendo. Occorre trovare una soluzione anche per la questione del Parco Marino Protetto. Chi ci ha tolto il lavoro deve trovare le soluzioni per non far scomparire questo settore. Chi ha creato il Parco Marino deve darci delle risposte anche perche’ ci sono giovani che hanno investito nelle imbarcazioni e oggi sono senza lavoro. Per tornare in mare occorre risolvere la situazione del Cerrano. Non abbiamo piu’ spazio per andare a pesca visto che ci sono stati tolti 8 km di mare nell’immobilismo della Regione e crediamo che questo non sia giusto”.

Salvatorino Puglia della Fai CISL Pesca Abruzzo-Molise ha puntato l’indice sul fatto che “si adottano oggi in Italia due pesi e due misure perche’ per pagare le tasse i pescatori che operano in un settore come vediamo anche oggi, in crisi, sono italiani e poi per lavorare e andare in pensione non lo sono visto che un pescatore della Danimarca, Olanda o Germania puo’ andare in pensione con trenta anni di contributi e prendere 1266 euro di pensione e invece un italiano deve lavorare 43 anni per avere 890 euro se gli va bene. Non e’ giusto e per questo chiediamo che le regioni, e anche l’Abruzzo, e l’Italia si facciano sentire in Europa”. In Abruzzo ci sono 84 vongolare in che ricadono nel tratto di mare fra il Teramano e il Pescarese. 

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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