Tavolo tecnico sulla discarica di Bussi, i rifiuti sono da rimuovere in toto

Non passa la linea di Edison per quanto riguarda la bonifica della discarica Tremonti, a Bussi sul Tirino. I rifiuti sono da rimuovere in toto. E’ quanto emerso dal tavolo tecnico che si e’ svolto oggi al Ministero dell’Ambiente a Roma, presenti, tra gli altri, lo stesso Ministero, la Regione, l’Istituto Superiore di Sanita’, l’Inail, l’Arta e le associazioni ambientaliste. La discussione e’ andata avanti per diverse ore. Il Ministero, secondo quanto appreso, insieme agli altri enti e alle associazioni, una volta esaminate le due proposte progettuali avanzate da Edison, che prevedevano la permanenza dei rifiuti in loco con la copertura e altri interventi di decontaminazione, ha di fatto ribaltato la linea proposta dall’azienda che, seppur basata su studi avanzati, non convinceva proprio per la permanenza dei materiali. Sia per Bussi che per Piano d’Orta l’opzione indicata dal tavolo e’ stata quella della rimozione totale dei rifiuti, con il contestuale avvio immediato di interventi di prevenzione, come il pompaggio delle acque contaminate, e con l’esame di ulteriori interventi sui terreni e sul suolo contaminato. Entro il 30 novembre Edison dovra’ presentare i due nuovi progetti e per la meta’ di dicembre e’ prevista una nuova riunione, per discutere le proposte che dovrebbero poi andare in conferenza dei servizi. 

 “L’unica opzione praticabile e’ quella della rimozione di gran parte della massa dei rifiuti insistenti sul Sir di Bussi. Riteniamo che la proposta Edison, consistente prevalentemente nella applicazione di una lastra di plastica in prossimita’ dell’alveo fluviale, rappresenti una soluzione tutt’altro che sicura”. Lo afferma il sottosegretario alla presidenza della Giunta regionale abruzzese con delega all’Ambiente, Mario Mazzocca, a proposito del tavolo tecnico al Ministero. “Natura e consistenza delle situazioni di Bussi – aggiunge – vanno necessariamente affrontate da un duplice punto di vista: geologico, ma anche idrogeologico. Se e’ vero come e’ vero che il sottosuolo di Bussi, dove transita il piu’ grande e importante acquifero d’Abruzzo, si compone in buona parte di materiale litoide, equiparabile dunque ad una sorta di barriera permeabile, in presenza del quale il semplice e tipico intervento di tombamento non puo’ apparire risolutivo. Nel caso specifico, d’altro canto, gli ecoreati sono piu’ che conclamati: ora e’ il tempo delle bonifiche”. “Gli interventi di capping o con palancole – osserva – sono propri della messa in sicurezza, mentre l’asportazione diventerebbe il migliore intervento per non avere piu’ pericoli su potabilita’ delle acque e qualita’ della vita. Dopo un puntuale ed esaustivo confronto con l’Arta, i nostri uffici hanno elaborato alcune proposte e formulato diverse richieste di chiarimenti che, come concordato con il Ministero, sono state oggi presentate in sede di Conferenza istruttoria nel previsto incontro con tutte le parti interessate”. “Gran parte dei rifiuti, dunque – conclude Mazzocca – andranno rimossi ed Edison dovra’ rivedere il suo progetto. In ogni caso, la Regione Abruzzo procedera’ ad esercitare una decisa azione di convincimento nei confronti di Edison affinche’ la stessa proceda ad una reale attivita’ di bonifica ambientale della imponente area di competenza”.

“Buon risultato, bisogna arrivare a rimuovere i rifiuti dai siti inquinati”. Wwf e Legambiente Abruzzo commentano cosi’ gli esiti del tavolo tecnico sui siti di Bussi e Piano d’Orta che si e’ svolto oggi a Roma. “Il tavolo non ha ritenuto valide le proposte di Edison e sono emerse discordanze con le analisi precedenti che non convincono ai fini delle azioni da sviluppare. In attesa che l’Arta chiuda rapidamente il contraddittorio su queste ultime analisi – sottolineano le due associazioni – e’ necessario ragionare innanzitutto sulla rimozione di tutti i rifiuti presenti”. “Da qui – concludono – la proposta, a nostro avviso positiva, di sdoppiare l’azione in due sotto-progetti da presentare entro 30 giorni, cosi’ divisi: rimozione dei rifiuti ed intervento sulla sorgente inquinata. Le opere di contenimento non sono percorribili anche per evitare di incorrere su future infrazioni”.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

Controllate anche

Regolari i rendiconti dei Gruppi consiliari della XI Legislatura

 Sono tutti regolari i rendiconti dei Gruppi consiliari della XI Legislatura per l’anno 2023. Lo …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *