Crif-Mister Credit, oltre 26mila casi di frode creditizia

Nel 2017 sono stati rilevati più di 26.600 casi di frode creditizia per un importo medio pari a oltre 5.700 euro e una perdita economica complessivamente pari a circa 153 milioni. E’ quanto emerge dalle rilevazioni della 26esima edizione dell’Osservatorio Crif-Mister Credit sui furti di identità e le frodi creditizie. La maggioranza delle vittime (il 57,8%) è uomo, ma rispetto all’anno precedente si registra un cospicuo aumento delle vittime di sesso femminile (+18,1%). se la classe in cui si concentra il maggior numero di casi rimane quella compresa tra i 41 e i 50 anni (con il 25,0% del totale), quella nella quale si rileva il maggior incremento rispetto alla precedente rilevazione è quella dei 18-30enni (+9,3%), che dimostrano di essere particolarmente esposti forse anche a causa della scarsa consapevolezza e di una eccessiva disinvoltura nell’utilizzo dei canali digitali con la relativa disseminazione di informazioni personali sovente utilizzate dai criminali per ricostruire identità false per portare a compimento le frodi. In crescita anche il peso degli over 60 anni, che vedono un incremento del +7,1%

La ripartizione percentuale delle frodi per regione di residenza dichiarata al momento della richiesta del finanziamento, prosegue lo studio, vede al primo posto del ranking la Sicilia, con il 16,0% del totale, seguita a ruota dalla Campania, con il 15,9%, e più distanziate Lombardia, Puglia e Lazio. Nella sostanza si tratta delle stesse regioni che occupavano i primi posti di questa poco invidiabile classifica anche nell’anno precedente ma con la novità della Sicilia che sorpassa la Campania in virtù di una significativa crescita dei casi rilevati. Rapportando il numero di casi rispetto ai contratti di finanziamento alle famiglie erogati in regione, invece, la Calabria scala la classifica passando dalla ottava posizione alla terza. Nel complesso, ancora una volta la Sicilia e la Campania si confermano le regioni caratterizzate dalla maggiore incidenza del fenomeno anche se alcune regioni più piccole, come il Molise e l’Abruzzo, spiccano nella classifica per una incidenza particolarmente elevata rispetto ai volumi di credito. Nello specifico, il 23,4% dei casi di frode creditizia si caratterizza per un importo superiore ai 10.000 euro, evidenziando una dinamica che già negli anni scorsi aveva visto aumentare gli importi. Il 16,8% dei casi riguarda frodi di importo compreso tra i 1.500 e 3.000 euro, confermando il trend di costante ridimensionamento di quelle al di sotto dei 1.500 euro (-23,1%). Il prestito finalizzato, come già osservato anche negli anni scorsi, risulta ancora una volta essere la tipologia di finanziamento maggiormente esposta alle frodi, con una quota pari al 55,8% dei casi, seppur in calo rispetto all’anno precedente. Al contempo si registra un significativo incremento delle frodi perpretate sulle carte di credito, che arrivano a spiegare il 27,7% dei casi totali a fronte di una crescita che nel 2017 è stata pari addirittura al +49% rispetto all’anno precedente.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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