Elezioni, i partiti stringono sulle liste

Mancano tre giorni alla scadenza della presentazione delle liste nei Tribunali e nelle Corti di Appello delle varie circoscrizioni. Le candidature dovranno essere presentate, infatti, fino alle ore 20 di lunedi’ prossimo. Ore febbrili per i partiti, impegnati a completare il risiko dei nomi da assegnare nei vari collegi e incastrare le varie tessere del puzzle. Non mancano le tensioni interne alle forze politiche, dal Pd – dove la minoranza sta sul piede di guerra e in tarda serata si riunira’ la Direzione – a Forza Italia, mentre Leu – che pure ha avuto le sue fibrillazioni, con rinunce importanti come quella del medico di Lampedusa Bartolo – ha terminato il lavoro. Lo ha annunciato lo stesso leader Pietro Grasso, spiegando che le liste sono composte per meta’ da parlamentari uscenti e per l’altra meta’ da new entry. Scoppia in casa M5s il ‘caso’ delle candidature traslocate da un collegio all’altro o sparite del tutto. Confrontando le liste dei candidati usciti vittoriosi delle parlamentarie con quelle diffuse dal blog del Movimento, infatti, alcuni nomi presenti nelle prime non compaiono nelle seconde, e viceversa. O ancora, altri candidati si ritrovano in collocazioni diverse da quelle inizialmente annunciate. Tra le novita’ delle ultime ore, che aggiornano il quadro delle candidature delineato ieri, il via libera di Matteo Salvini alla riconferma – data in bilico fino all’ultimo – dello storico leader del Carroccio, Umberto Bossi. Altra novita’ da registrare la discesa in campo del condirettore di Repubblica, Tommaso Cerno, sotto il simbolo del Pd. 

Al momento, e salvo cambiamenti possibili fino all’ultimo minuto utile, queste sono le candidature piu’ note, tra quelle ufficiali e non: – PD: Le novita’ delle ultime ore riguardano la discesa in campo del condirettore di Repubblica, Tommaso Cerno, candidatura annunciata dallo stesso giornalista sui social. Il segretario Matteo Renzi si candidera’ nel collegio uninominale del Senato di Firenze-Scandicci e dovrebbe correre almeno anche in ulteriori due collegi proporzionali di Lombardia e Campania. A sfidarlo, per la Lega, dovrebbe essere l’economista ‘anti-euro’ Alberto Bagnai. Il premier Paolo Gentiloni si candidera’ alla Camera nel collegio uninominale di Roma 1, dove dovrebbe vedersela con l’ex presidente di Legambiente, Rossella Muroni, candidata di Leu, la pentastellata Carla Ruocco e la pasdaran cattolica Paola Binetti per Noi con l’Italia, la ‘quarta gamba’ del centrodestra. Nel proporzionale il premier dovrebbe correre per la Camera nel collegio Marche Sud, come capolista, ma anche in Campania. Maria Elena Boschi correra’ nell’uninominale per la Camera a Trento, in una sfida diretta contro la forzista Michaela Biancofiore. Per l’ex ministra delle Riforme dovrebbero prospettarsi anche due candidature nel proporzionale in Campania e Sicilia. Per quel che riguarda gli altri ministri, Graziano Delrio punta su Reggio Emilia; il leader della minoranza dem e Guardasigilli Andrea Orlando a La Spezia, mentre Dario Franceschini a Ferrara e Roberta Pinotti a Genova ma per lei si parla anche della Toscana; Luca Lotti dovrebbe essere candidato nella ‘sua’ Empoli, e potrebbe profilarsi un collegio toscano anche per Beatrice Lorenzin, leader della lista Civica popolare, ma c’e’ chi sostiene che sara’ candidata nelle Marche, dove dovrebbe correre anche Minniti. Il titolare dell’Economia, Pier Carlo Padoan, sara’ candidato a Siena alla Camera, dove sara’ sfida diretta con il leghista Claudio Borghi, responsabile economico del Carroccio. I dem ‘cedono’ un posto di rilievo, il collegio Bologna 1 al Senato, all’alleato Pier Ferdinando Casini, che dovrebbe vedersela con l’ex governatore emiliano Vasco Errani, in corsa per Leu. Sempre in Emilia, ma alla Camera, dovrebbe correre Piero Fassino, che dovrebbe sfidare l’ex dem Pierluigi Bersani in corsa per Leu, ma si fa anche il nome dell’ex Cgil Carla Cantone. Tra le new entry, Lucia Annibali (dovrebbe correre nelle Marche), Paolo Siani in Campania (collegio di Napoli). Altra ex Cgil, Teresa Bellanova, componente dell’esecutivo, dovrebbe ottenere un posto in Puglia e ‘scontrarsi’ con Massimo D’Alema, candidato per Leu. Emma Bonino, leader di +Europa, inizialmente data in corsa in Lombardia per sfidare il leader della Lega Matteo Salvini e Laura Boldrini di Leu, potrebbe essere invece candidata a Roma, facendo la ‘staffetta’ con Bruno Tabacci, che quindi dovrebbe correre a Milano. Resta in campo l’ipotesi della candidatura del figlio del governatore Campano De Luca, mentre salgono le quotazioni del governatore abruzzese Luciano D’Alfonso, al quale dovrebbe essere assegnato un posto sicuro per il Senato. Il vicepresidente della Camera, Roberto Giachetti, ha rinunciato al paracadute del proporzionale e correra’ solo per l’uninominale

FI: i nomi azzurri certi che finora circolano sono, per l’uninominale, ma con un posto anche nei listini del proporzionale, quelli dei parlamentari e delle parlamentari uscenti, tranne alcune eccezioni, tra le quali dovrebbe rientrare il nome del senatore Antonio Razzi che, salvo sorprese, rischia il posto. Tutte riconfermate le donne: Mara Carfagna a Salerno, Nunzia De Girolamo a Benevento, Maria Stella Gelmini in Lombardia, Gabriella Giammanco a Palermo, Stefania Prestigiacomo a Siracusa. Il posto di capolista al Senato in Basilicata dovrebbe essere assegnato al coordinatore regionale azzurro, Giuseppe Moles, che tornerebbe cosi’ in Parlamento. Altro ritorno potrebbe essere quello di Osvaldo Napoli, per il quale si parla di un posto in Piemonte nel proporzionale. Data per certa la candidatura al Senato dell’ex direttore di Panorama, Giorgio Mule’. Gira il nome della fedelissima del Cav, Licia Ronzulli, che dovrebbe correre in Campania. Altra fedelissima, ma questa volta del governatore lombardo Roberto Maroni e sua storica portavoce, Isabella Votino, dovrebbe conquistare un posto in lista in Campania. Tra le new entry circola il nome dell’ex tronista catanese, trent’anni, Ylenia Citino, quello dell’attrice Mariagrazia Cucinotta e del compagno di Federica Panicucci, Marco Bacini. Sembra ormai scontata la candidatura per il Senato di Adriano Galliani, in Lombardia, e circola anche il nome del nipote di Bruno Vespa, l’avvocato trentanovenne Andrea Ruggieri, che gia’ nel 2015 Berlusconi scelse per il ruolo di responsabile dei rapporti di Forza Italia con le tv. Tra i nomi di altre forze alleate ‘ospitate’ nelle liste FI si fa quello di lady Mastella, Sandra Lonardo. In Liguria dovrebbe spuntarla il centrista Lorenzo Cesa, mentre in Piemonte dovrebbe liberarsi un posto sicuro nelle liste azzurre per Paolo Zangrillo, fratello del medico personale di Berlusconi.

M5S: i pentastellati avevano gia’ deciso, con le parlamentarie, i candidati per il proporzionale, ma ci sono modifiche in corso. Sono saltati i nomi di Gedorem Andreatta nel Veneto 3 e di Vittoria Baldino nel Lazio 2. Andreatta, in particolare, era stato attaccato dalla Lega per il suo ruolo nella gestione di un albergo che ospita i migranti. M5s e’ ancora al lavoro anche per le candidature nei collegi uninominali. Tra le new entry, Fabrizio Donato, atleta olimpico che dovrebbe correre nel Lazio, il comico di Zelig Paolo Maria Veronica, per il quale si prospetta un seggio nell’uninominale a Bologna-Casalecchio, l’attore varesino ma salernitano d’adozione Nicola Acunzo, che dovrebbe correre nell’uninominale in Campania e il giornalista Primo Di Nicola in Abruzzo. Il candidato premier Luigi Di Maio correra’ nel collegio proporzionale Campania 1 come capolista per la Camera, altro capolista in Campania 2 sara’ Roberto Fico che dovrebbe vedersela con Paolo Siani, il fratello del giornalista ucciso dalla camorra, in lista per il Pd. Anche Carlo Sibilia correra’ in Campania; i fedelissimi di Di Maio, Alfonso Bonafede (capolista in Toscana 3) e Riccardo Fraccaro (capolista in Trentino). Carla Ruocco correra’ per il proporzionale nel collegio Lazio 1 e sembra che tocchera’ a lei la sfida diretta con il premier Paolo Gentiloni nell’uninominale nel collegio Roma 1. Il deputato uscente, esperto di riforme, Danilo Toninelli traslochera’ invece al Senato nel collegio Lombardia 1, cosi’ come Matteo Mantero che sara’ capolista per il proporzionale in Liguria 1. Tra i senatori uscenti confermati, Vito Crimi (Lombardia 2), Paola Taverna (Lazio 1), Alberto Airola (Piemonte 1, ma non come capolista), Barbara Lezzi (Puglia 2). Tra le candidature esterne al Movimento, Vincenzo Zoccano, presidente del Forum italiano sulla disabilita’ che avra’ un posto nell’uninominale; Elio Lannutti, presidente Adusbef, che sara’ capolista nel proporzionale al Senato nel collegio Lazio 2; Gregorio De Falco, famoso come il ‘comandante anti-Schettino’, correra’ in Toscana 2 per il Senato; il giornalista Gianluigi Paragone sara’ capolista per il Senato nel collegio Lombardia 3, nelle Marche corerra’ per l’uninominale Daniela Tisi, direttrice della rete museale dei Monti Sibillini e Salvatore Caiata, presidente del Potenza calcio, che correra’ in Basilicata

 LEU: la formazione nata dall’unione di Mdp, Sinistra italiana e Possibile ha chiuso la composizione delle liste. Lo ha annunciato lo stesso leader Pietro Grasso, spiegando che i capilista sono per meta’ riconferme e per l’altra meta’ volti nuovi. Grasso correra’ al plurinominale a Roma e Palermo per il Senato, e sempre a Palermo nell’uninominale; trova un posto in lista anche il suo portavoce, Alessio Pasquini, numero due nel listino del proporzionale in Lombardia, dopo la capolista Laura Boldrini; l’ex presidente di Legambiente Rossella Muroni sara’ candidata a Roma o in Toscana; l’avvocata anti-Italicum e anti-riforme Anna Falcone dovrebbe correre per un seggio nel nord Italia. La presidente uscente della Camera, Laura Boldrini, correra’ a Milano nel proporzionale (secondo indiscrezioni sara’ candidata alla Camera in tutti e quattro i collegi plurinominali di Milano e per lei potrebbe profilarsi anche una sfida diretta con Marco Minniti del Pd nell’uninominale a Pesaro). Pierluigi Bersani sara’ candidato nell’uninominale in Emilia, ma l’ex segretario dem potrebbe correre anche nel plurinominale in Veneto (Verona) e in un’altra regione. L’ex governatore emiliano ed ex commissario straordinario del terremoto in centro Italia, Vasco Errani, dovrebbe sfidare Casini (alleato del Pd) al Senato a Bologna. Roberto Speranza dovrebbe essere candidato nell’uninominale in Basilicata e nel proporzionale a Roma e in Toscana, mentre il leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, dovrebbe essere in lista a Pisa sia nell’uninominale sia nel proporzionale, dove avrebbe un posto anche in Piemonte, nel collegio di Torino; il leader di Possibile, Pippo Civati, dovrebbe correre in Lombardia, ma non e’ esclusa una ‘rottura’ con Leu a causa della distribuzione dei seggi per la ‘quota’ spettante a Possibile. Massimo D’Alema sara’ candidato nella sua Puglia, in Salento, sia nell’uninominale sia nel listino proporzionale e dovrebbe vedersela con la viceministra Bellanova per il Pd (ma si fa anche il nome di un suo ex fedelissimo, Nicola Latorre). L’ex leader della Cgil, Guglielmo Epifani, dovrebbe essere ‘dirottato’ in Sicilia per il proporzionale. – LEGA: Tra le novita’ della giornata la riconferma di Umberto Bossi: il Senatur, dato in bilico fino all’ultimo momento, ha invece ottenuto un seggio come capolista nel proporzionale a Varese. Il segretario Matteo Salvini non ha ancora sciolto la riserva su dove sara’ candidato, ma per lui appare scontato il collegio di Milano. Altrettanto scontata la sua candidatura a Roma, sempre nel proporzionale. Siglato l’accordo in Sardegna con Psd’az: il segretario Christian Solinas sara’ capolista al Senato. L’uscente Roberto Calderoli dovrebbe essere confermato al Senato in Lombardia, cosi’ il vice di Salvini, Giancarlo Giorgetti alla Camera a Varese. Circola l’ipotesi di una candidatura anche per l’altro vice di Salvini, l’europarlamentare Fontana. L’avvocatessa di Andreotti, Giulia Bongiorno, sara’ candidata in diverse circoscrizioni per la Camera. Sicure anche le candidature dell’economista ‘no-euro’ Alberto Bagnai e quella di Claudio Borghi, responsabile economico del partito che sfidera’ nel collegio di Siena il ministro Padoan.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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