L’Italia si posiziona al primo posto nel ranking del largo consumo delle principali economie europee con un fatturato in crescita del 4% nel secondo trimestre 2019 e volumi in progressione del 3,3% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente e un incremento del +1,4% dei prezzi. I dati emergono dal report trimestrale Nielsen Quarter by Numbers, che monitora l’andamento macroeconomico e del largo consumo in 15 paesi dell’Unione Europea e in 15 altri paesi del continente europeo. Dopo l’Italia, emerge dalla relazione, si posiziona la Germania (fatturato +2,4%, volumi +1%, prezzi +1,4%), la Spagna (fatturato +2,3%, volumi +0,5%, prezzi +1,8%), la Francia (fatturato +1,3%, volumi -0,7%, prezzi +2%) e il Regno Unito (fatturato +0,7%, volumi – 0,4%, prezzi +1,2%). Nel continente europeo, invece, l’ammontare della spesa nel largo consumo cresce del 3,4%, nel secondo trimestre del 2019 rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, a causa della crescita in volumi del +0,5% e in prezzi del +2,9%, evidenzia lo studio.
A fronte di 9 mesi positivi per l’Italia, sottolinea Laurent Zeller, amministratore delegato di Nielsen Italia, “con una crescita in valore del +2% dall’inizio dell’anno (1 Gennaio – 22 Settembre 2019), nei prossimi mesi si prevede che in Europa si verifichi un rallentamento economico dovuto alla Brexit e alle dispute sui dazi internazionali”. In uno scenario così incerto, prosegue Zeller, “è probabile che la domanda si riduca lievemente soprattutto per i prodotti di largo consumo”. Rispetto alla media europea, come è sottolineato dall’analisi del report, l’Italia si colloca comunque al di sopra per fatturato complessivo (+4,0% vs. +3,4%) e per volumi acquistati (+3,3% vs. +0,5%), mentre è al di sotto della media dell’aumento dei prezzi (+0,7% vs. +2,9%). Il confronto con il secondo trimestre del 2018, ricorda Nielsen, è ovviamente condizionato dalla Pasqua, che nel 2018 è stata invece nel primo trimestre.