A Canzano i carabinieri hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un uomo accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate. Ieri sera, in un bar di Canzano, l’uomo avrebbe aggredito la figlia e la ex moglie con un bicchiere che avrebbe usato come arma, colpendo alla testa la figlia e successivamente la ex moglie. L’immediato intervento di un cliente del bar ha interrotto temporaneamente l’aggressione, ma all’arrivo dei militari l’uomo ha tentato nuovamente di aggredire figlia e moglie, ma è stato fermato con l’uso dello spray urticante, in dotazione alla pattuglia. La successiva perquisizione domiciliare ha consentito di rinvenire e sequestrare una pistola scacciacani calibro 8 mm, priva di tappo rosso, con relativo caricatore, reato per il quale sarà anche denunciato. Madre e figlia sono state giudicate guaribili rispettivamente in 8 e 10 giorni.
A Martinsicuro i carabinieri hanno denunciato, in stato di libertà, 2 extracomunitari, residenti fuori provincia per ricettazione e porto di arnesi atti allo scasso. I due sono stati controllati a bordo di autovettura e trovati in possesso di un tablet ed un adattatore Samsung, rubati nell’attività commerciale Mediaword del centro commerciale Gran Sasso di Teramo. I militari hanno recuperato anche 10 magliette Lacoste, sottratte dall’esercizio commerciale Sportrainer dell’Aquila e 11 magliette Nike e North face, 10 profumi D&G”e Armani, sui quali sono in corso accertamenti più vari arnesi atti allo scasso. La parte della refurtiva di cui si conosce la provenienza è stata restituita mentre il resto del materiale è stato sequestrato, in attesa di definirne la provenienza.
A Sant’Egidio alla Vibrata i carabinieri hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un uomo ritenuto responsabile del reato di violazione del divieto di avvicinamento. Sottoposto alla misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa, con applicazione braccialetto elettronico, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Teramo, ha violato il provvedimento del Giudice recandosi presso l’abitazione della madre, parte offesa nel procedimento. L’uomo è stato tradotto agli arresti domiciliari, come disposto dall’autorità giudiziaria.