Secondo il monitoraggio dell’osservatorio nazionale Federconsumatori, in collaborazione con la Fondazione Isscon, i costi aumentano mediamente del 2,3% rispetto al 2024. Negli ultimi 3 anni i servizi balneari arrivano così a segnare +8%. A livello nazionale, cresce soprattutto il costo giornaliero (+3%). Aumenta anche il noleggio di pedalò, sup, canoe, sempre più in voga tra i bagnanti (+2%, dopo il balzo record del 10% registrato lo scorso anno). Rimane fermo, invece, il costo dell’abbonamento stagionale, in calo tra le preferenze degli italiani. “Aumenti sì contenuti, ma non dappertutto. – rileva l’associazione – La Regione dove si registrano i maggiori rincari è la Sicilia, che pur avendo costi nella media ancora relativamente contenuti rispetto al resto d’Italia, registra un aumento del 6% rispetto al 2024. Segue la Sardegna, con +4% e Veneto, Emilia-Romagna, Abruzzo, Basilicata e Liguria con +3%”. “La ristrettezza dei bilanci familiari, anche quest’anno, spinge i cittadini a cercare soluzioni per risparmiare, come ad esempio la fruizione più breve del servizio spiaggia: sono molti, infatti, – sottolinea ancora Federconsumatori – i lidi che propongono formule happy hour o mezza giornata, dopo le 14:00 o solo la mattina pagando fino alla metà dei costi applicati per l’intera giornata. Esistono anche altre strategie e app utilizzate per risparmiare, che consentono di mettere a disposizione di altre persone, per il periodo o le ore nelle quali non si è presenti in spiaggia, le attrezzature a prezzo scontato. È possibile risparmiare anche grazie ai pacchetti all inclusive, che abbinano diversi servizi: spiaggia, pranzo, aperitivo e noleggio canoa o sup, con prezzi che possono variare da 35 a 50 euro”.
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