L’ultima volta fu alle elezioni politiche del 1992: da allora il simbolo della Dc e’ stato in soffitta,o speso a pezzi dalle sigle che se lo sono conteso: Ppi, Ccd, Cdu, Udc, Dca. Ma negli ultimi mesi e’ trascorsa in silenzio una trattativa parallela a quella ben piu’ nota per la formazione del governo: per iniziativa di Lorenzo Cesa, segretario dell’Udc, e Gianfranco ROTONDI, segretario di Rivoluzione cristiana, tutti i partiti democristiani hanno siglato una tregua raggiungendo un intesa su un percorso che sdogana il simbolo piu’ votato dagli italiani per decenni”. E’ quanto si legge in un comunicato.
Poi: “La road map prevede una prima uscita alle amministrative, ed e’ stata scelta la citta’ di Avellino, pur nella consapevolezza di grande frammentazione locale dell’area ex Dc. Poi intorno allo scudo crociato, legittimamente detenuto dal partito di Cesa, sara’ possibile riattivare il cammino del partito piu’ antico d’Italia”. Cosi’ ROTONDI ha presentato ieri la lista: “Nel giorno dell’insediamento del governo populista, torna la Dc: ditemi che non c’e’ la mano della provvidenza”.
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