Tre ordinanze di custodia cautelare sono state eseguite dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Montesilvano nell’ambito dell’operazione denominata “Rider”. Due indagati sono finiti in carcere e uno è stato sottoposto all’obbligo di dimora: si tratta di un giovane montesilvanese e di due fratelli di origine tunisina residenti a Pescara.
Le indagini hanno ricostruito un volume d’affari di circa 50 mila euro in due mesi, con la distribuzione di 22 chilogrammi di droga. I tre dovranno rispondere di detenzione e spaccio di stupefacenti, aggravati dall’aver coinvolto minorenni e dall’aver destinato droga anche a persone di età inferiore ai 18 anni.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, coordinati dalla Procura di Pescara in collaborazione con la Procura per i Minorenni dell’Aquila, i tre avrebbero organizzato una rete di spaccio di cocaina, hashish e marijuana utilizzando minorenni come corrieri. I ragazzi, dotati di biciclette elettriche a noleggio, raggiungevano scuole e piazze per consegnare le dosi ordinate dai clienti, contattati tramite Telegram. La rete si estendeva da Teramo fino a Ortona. Due dei minori coinvolti sono stati collocati in comunità lo scorso luglio.