Nel 2024 l’economia italiana ha registrato una crescita del Pil in volume dello 0,7%. A fornire i dati è l’Istat. A tale sviluppo hanno contribuito sia la domanda nazionale al netto delle scorte (per +0,6 punti percentuali) sia quella estera netta (per +0,1 punti). Dal lato dell’offerta di beni e servizi, il valore aggiunto è aumentato in agricoltura (+2,0%), nelle costruzioni (+1,1%) e nei servizi (+0,8%), mentre è risultato stazionario nell’industria in senso stretto. La crescita dell’attività produttiva si è accompagnata a una espansione dell’input di lavoro e dei redditi da lavoro dipendente. Il rapporto tra indebitamento delle Amministrazioni pubbliche e Pil ha segnato un deciso miglioramento attestandosi a -3,4%. Il saldo primario è tornato positivo, portandosi a +0,5% da -3,5% del 2023. La spesa per interessi è cresciuta del 10,1%. La pressione fiscale è cresciuta di oltre un punto percentuale, attestandosi sui valori registrati nel 2020-2021.
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