Quasi nove italiani su dieci spenderanno fino a 300 euro per i regali di Natale, con una spesa media pari a 211 euro. È quanto emerge da una ricerca di Confcommercio realizzata con Format Research, secondo cui aumenta leggermente, dal 13% al 13,2%, la quota di chi supererà tale soglia. Tra i percettori della tredicesima, il 22,8% la utilizza per spese di casa e famiglia, il 22,1% per il risparmio, il 20,2% per tasse e bollette e quasi il 18% per i regali. I doni più ricercati restano i prodotti enogastronomici, vini e liquori (19,7%), seguiti da prodotti per la cura della persona (15,2%) e da abbigliamento, calzature e articoli sportivi (13,2%).
Secondo il Centro studi Confcooperative, gli italiani spenderanno inoltre 3,5 miliardi di euro per i cenoni di Natale, con un aumento di 500 milioni rispetto allo scorso anno. L’incremento della spesa è legato soprattutto all’aumento dei prezzi, alla crescita delle retribuzioni lorde e al numero record di occupati nel 2025, mentre l’inflazione continua a ridurre la capacità di spesa reale delle famiglie. Le tredicesime salgono complessivamente a 52,5 miliardi di euro, ma il ceto medio risulta indebolito e il numero di persone in condizione di povertà, assoluta o relativa, raggiunge i 10 milioni. In controtendenza, un italiano su tre si concederà una vacanza durante le festività, per un totale di circa 19 milioni di persone in viaggio.
Secondo Coldiretti, la spesa complessiva per i regali di Natale 2025 raggiungerà i 9,6 miliardi di euro, con i prodotti enogastronomici in testa alle preferenze, mentre Codacons evidenzia rincari a due cifre per alcuni beni alimentari, come cacao, caffè, carne e formaggi stagionati. In calo, invece, i prezzi dell’olio d’oliva (-17,8%) e dello spumante (-3%).
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