Il dipartimento Attività produttive della Regione Abruzzo ha impresso una svolta nell’utilizzo dei fondi europei Fesr e Fse+, trasformandoli da semplici strumenti finanziari in leve strategiche per il cambiamento. “Con una dotazione complessiva di un miliardo 87 milioni di euro per il periodo 202-2027, di cui 681 milioni destinati al Fesr e 406 milioni al Fse+ la Regione Abruzzo ha messo in campo una visione ambiziosa: sostenere la competitività delle imprese, promuovere la digitalizzazione, rafforzare la ricerca e, soprattutto, costruire un tessuto sociale più equo e dinamico”. A dichiararlo è l’assessore alle Attività Produttive e Lavoro, Tiziana Magnacca.
Il Dipartimento ha già assegnato, attraverso il Fondo di sviluppo regionale, 243 milioni. Di questi, 138 sono già utilizzati per bandi come quello sulla ricerca “che costituisce il più importante dell’intera programmazione con una dotazione finanziaria di 58 milioni. Risorse con le quali – prosegue Magnacca in una nota – vogliamo sostenere il sistema produttivo regionale, con interventi mirati e progetti di competitività e innovazione. Non si tratta solo di investimenti: è una vera e propria rivoluzione culturale, dove l’innovazione incontra il territorio”, ribadisce l’assessore. Sul fronte della coesione sociale il programma FSE+ ha attivato interventi per 31 dei 101 milioni che costituiscono la dotazione finanziaria a disposizione dell’assessorato alle Attività produttive. “Anche qui possiamo dire, senza paura di essere smentiti, che abbiamo lavorato per avviare una programmazione strategica ridefinendo le priorità e aprendo nuove prospettive di sviluppo. Abbiamo messo a terra interventi per 31 milioni di euro che parlano direttamente ai giovani, alle donne e ai disoccupati. Siamo orgogliosi di avere, per la prima volta in questa regione, attivato, con 4 milioni di euro, il bando sul welfare aziendale, una misura concreta per favorire la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro”.