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In Abruzzo quasi quattro residenti su dieci effettuano acquisti online. Secondo i dati elaborati dall’Ufficio studi della CGIA su base Istat, nel 2024 sono circa 505 mila gli abruzzesi che, nei dodici mesi precedenti, hanno acquistato beni o servizi tramite e-commerce, pari al 39,8 per cento della popolazione regionale. Un dato che colloca l’Abruzzo nella parte bassa della graduatoria nazionale, lontano dalle regioni più digitalizzate come la Provincia autonoma di Trento e la Valle d’Aosta, ma sopra altre realtà del Mezzogiorno come Molise, Puglia, Campania, Sicilia e Calabria.
Il quadro regionale si inserisce in un contesto nazionale in cui il commercio elettronico continua a crescere, pur rappresentando una quota minoritaria del totale delle vendite. Nel 2024 la penetrazione dell’e-commerce sul totale del retail in Italia si è attestata al 13 per cento, con un valore complessivo stimato di 58,8 miliardi di euro, mentre circa il 90 per cento delle vendite al dettaglio di prodotti continua ad avvenire nei negozi fisici. Nei primi dieci mesi del 2025, rispetto allo stesso periodo del 2024, le vendite online sono cresciute del 2,1 per cento, a fronte di una flessione dello 0,7 per cento per le imprese operanti su piccole superfici.
Secondo la CGIA, anche in regioni come l’Abruzzo, caratterizzate da un tessuto diffuso di piccoli esercizi di prossimità, il commercio fisico mantiene un ruolo centrale per l’occupazione, la vita urbana e la qualità dei servizi. L’e-commerce viene definito un fenomeno strutturale, ma non destinato a sostituire i negozi tradizionali, che continuano a generare la quota prevalente del fatturato complessivo e a svolgere una funzione economica e sociale rilevante nei territori.
