I prezzi continuano a crescere in tutta Italia, ma in Abruzzo l’aumento risulta più contenuto rispetto ad altre aree del Paese. È quanto emerge da un’analisi dell’Unione nazionale consumatori su dati Istat relativi al mese di novembre. La regione si colloca al 16° posto della classifica nazionale, con un rincaro medio annuo di 167 euro per famiglia tipo (2,21 componenti) e un’inflazione tendenziale pari a +0,7 per cento.
Tra i capoluoghi abruzzesi monitorati, a Teramo il rincaro medio annuo è stato di 147 euro, con un tasso di inflazione del +0,6 per cento. A Pescara l’aumento della spesa familiare ha raggiunto i 172 euro, con un’inflazione tendenziale del +0,7 per cento. Sono gli unici due centri regionali presi in esame dall’analisi.
Il dato abruzzese si colloca nettamente al di sotto delle realtà più colpite dai rincari. In alcune città italiane l’inflazione supera il 2 per cento su base annua, con incrementi di spesa che arrivano a diverse centinaia di euro per famiglia. Anche sul piano regionale, l’Abruzzo si mantiene distante dalle aree con i costi più elevati, confermandosi tra le regioni con un impatto più limitato dell’inflazione sui bilanci familiari.
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