La nave ong battente bandiera tedesca, ex Open Arms, è approdata ieri per la terza volta in meno di un anno nel porto di Ortona con a bordo 84 persone salvate nel Mediterraneo centrale: 81 uomini e tre donne. Tra loro 35 minori non accompagnati, il secondo numero più alto da quando lo scalo è stato indicato come porto sicuro dal decreto Piantedosi.
Le operazioni di sbarco, coordinate dalla Prefettura di Chieti, si sono svolte regolarmente con la presenza di Capitaneria di porto, Questura, Usmaf, Croce Rossa, Asl e volontari. Dopo i controlli sanitari e l’identificazione, i migranti sono stati trasferiti nell’area di sosta di contrada Tamarete e successivamente smistati nei centri di accoglienza: 14 in provincia di Chieti, 8 a Pescara, 13 a Teramo e 13 all’Aquila. I minori non accompagnati sono stati destinati a strutture specializzate, sei nel centro di Dogliola, altri sei nel pescarese e 24 in provincia di Foggia. I migranti provengono da Guinea, Nord Sudan, Camerun, Costa d’Avorio, Mali, Niger, Burkina Faso, Gambia e Senegal.