Cultura, in Abruzzo +5,9% ricchezza nel 2017

L’Abruzzo seconda regione in Italia per crescita del valore aggiunto e per occupazione legate al sistema culturale e creativo che in Italia produce oltre 92 miliardi di valore aggiunto. Un sistema che quindi traina la ripresa dell’economia regionale: la ricchezza prodotta dalla filiera è cresciuta nel 2017 del 5,9%, più del triplo di quanto complessivamente registrato a livello di intera economia (+1,9%). Anche in termini di occupazione emerge in Abruzzo una crescita a trazione culturale e creativa (+4,9% a fronte di un +1,1% per l’intera economia regionale), con i quasi 24mila occupati che incidono per il 4,5% dei posti di lavoro regionali. + quanto emerge dalle classifiche dello studio ‘Io sono cultura – L’Italia della qualità e della bellezza sfida la crisi’, elaborato da Fondazione Symbola e Unioncamere, con collaborazione e sostegno della Regione Marche, illustrato oggi a Roma alla presenza, tra gli altri, del ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Alberto Bonisoli.”Parte dalla cultura e dalla creatività la ripresa dell’economia abruzzese – commenta il direttore della Fondazione Symbola, Domenico Sturabotti – la performance è driver di sviluppo per il territorio. L’Abruzzo è la seconda regione a livello nazionale per crescita del valore aggiunto e per occupazione”. Il Sistema Produttivo Culturale e Creativo abruzzese produce 1,2 miliardi di valore aggiunto, pari al 4,2% della ricchezza complessivamente prodotta dall’economia regionale. Tra le province, Pescara è 34/a nella classifica nazionale per ruolo del Sistema Produttivo Culturale e Creativo nell’economia locale e 44/a per l’incidenza dell’occupazione (5,2%). Seguono L’Aquila, rispettivamente 52/a (4,4%) e 56/a (4,8%); Teramo 73/a con 3,7% e 4,2% e Chieti 80/a con 3,5% e 3,9%. Il sistema produttivo culturale alla base dello studio si articola in 5 macro settori: industrie creative (architettura, comunicazione, design), industrie culturali (cinema, editoria, videogiochi, software, musica e stampa), patrimonio storico-artistico, performing art e arti visive a cui si aggiungono le imprese non direttamente riconducibili al settore ma che impiegano professioni culturali e creative.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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