L’Università “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara e la Asl di Teramo hanno pubblicato sulla rivista Biomedicine & Pharmacotherapy il primo studio al mondo sul monitoraggio terapeutico dei farmaci per la fibrosi cistica tramite campioni non invasivi, come tampone nasale e sudore.
La ricerca, condotta dal Dipartimento di Scienze mediche, orali e biotecnologiche (Dsmob) e dal Center for Advanced Studies and Technology (Cast) in collaborazione con il Centro regionale fibrosi cistica dell’ospedale San Liberatore di Atri, dimostra la possibilità di quantificare i nuovi farmaci ad alta efficacia non solo nel sangue, ma anche in campioni facilmente prelevabili.
Il lavoro, coordinato dal dottor Matteo Mucci e dal professor Antonio Recchiuti per l’Università e dal dottor Pietro Ripani per la Asl di Teramo, apre la strada a un monitoraggio terapeutico personalizzato, utile a ottimizzare i trattamenti e adattarli alle esigenze di pazienti con caratteristiche specifiche, come bambini o donne in gravidanza.
Lo studio è stato sostenuto dalla Lega Italiana Fibrosi Cistica Abruzzo e dalla Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica, che promuovono la ricerca scientifica e il miglioramento della qualità di vita delle persone affette dalla malattia.