Sono 18 le imprese bloccate dal Ministero dell’Interno per tentativi di infiltrazione mafiosa negli appalti pubblici legati alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026 e alla ricostruzione post sisma del Centro Italia. I provvedimenti, adottati dalla struttura di prevenzione antimafia del Viminale, comprendono 16 interdittive e 2 misure di prevenzione collaborativa della durata di 12 mesi.
Tra le province interessate figura anche Teramo, insieme a Torino, Modena, Lecco e Ancona, oltre a quelle di Foggia, Caserta e Catania. In particolare, la provincia di Foggia registra il numero più alto di misure, con nove provvedimenti complessivi.
Le imprese coinvolte operano principalmente nel settore edile e presentano collegamenti con consorterie criminali riconducibili a camorra, ’ndrangheta e gruppi mafiosi pugliesi. I provvedimenti hanno l’obiettivo di impedire che le organizzazioni criminali possano utilizzare queste aziende come canale d’accesso ai grandi appalti pubblici.
Con gli ultimi interventi, salgono a 40 le interdittive antimafia adottate nei primi dieci mesi del 2025, in aumento rispetto alle 26 del 2024 e alle 19 del 2023, secondo i dati diffusi dalla struttura diretta dal prefetto Paolo Canaparo.