Affitti, in Abruzzo registrati cali dei canoni del 3,9%

Il mercato degli affitti a ottobre i canoni segna una nuova battuta d’arresto (-1,3%), proseguendo la tendenza al rallentamento avviata in estate. Lo rileva Idealista, secondo cui l’affitto medio si attesta a 14,6 euro/mq, pur restando in crescita del 4,1% rispetto a un anno fa. Pur in un contesto complessivamente in calo, oltre la metà dei capoluoghi (54%) mostra variazioni mensili positive, con incrementi fino all’8,5% ad Arezzo, seguita da Imperia (7,7%) e Rimini (7%). Le contrazioni più significative si registrano invece a Bolzano (-5%), Barletta (-4,8%) e Pesaro (-4,1%). Restano stabili sei capoluoghi, tra cui alcuni importanti mercati della locazione come Bologna e Roma. Segnano, invece, aumenti Firenze e Palermo (entrambe 1,2%), Napoli (0,6%) e Venezia (0,2%). In calo Milano, Cagliari e Catania (tutte -0,8%) e Torino (-1,1%). In termini di prezzi medi, nonostante la flessione di ottobre, Milano (23,3 euro/mq) si conferma la città più cara, seguita da Firenze (22,9 euro/mq), Venezia (21,9 euro/mq), Roma (18,6 euro/mq), Bologna (17,7 euro/mq) e Napoli (15,6 euro/mq). Sul fronte opposto, Caltanissetta è il capoluogo più economico, con una media di 4,7 euro al metro quadro. A livello provinciale, la tendenza è prevalentemente negativa: il 66% delle aree monitorate da idealista ha registrato un calo dei canoni d’affitto. I ribassi più consistenti si sono verificati nelle province di Ravenna (-17,8%), Vercelli (-12,1%) e Latina (-11,5%). Pisa è l’unica provincia con prezzi stabili rispetto al mese precedente. Nel mese di ottobre si sono registrati ribassi anche nelle province di Roma (-1,8%) e Milano (-0,9%).

In controtendenza, 34 province hanno invece mostrato aumenti, tra cui Verbano-Cusio-Ossola (28,5%), Rimini (26,2%) e Pordenone (14,7%). Per quanto riguarda i canoni medi, Belluno risulta la provincia più costosa d’Italia, con un prezzo di 26,9 euro/mq, seguita da Lucca (26,3 euro/mq), Rimini (25,9 euro/mq), Aosta (24,6 euro/mq) e Milano (22,4 euro/mq). In fondo alla classifica, Enna (5,1 euro/mq), Caltanissetta (5,6 euro/mq) e Avellino (6,1 euro/mq) si confermano le province con gli affitti più bassi. Tendenza negativa anche sul fronte regionale, con ribassi più marcati in Abruzzo (-3,9%), Marche (-3,8%) e Calabria (-3,4%). Calano inoltre Lazio (-2,2%) e Lombardia (-1,7%). Gli incrementi si concentrano in sei regioni: Molise (6,2%), Friuli-Venezia Giulia (3,7%), Emilia-Romagna (1,1%), Umbria (0,4%), Piemonte (0,3%) e Campania (0,1%). Sul fronte dei prezzi, la Valle d’Aosta è la regione più cara, con un costo medio di 24,6 euro/mq, seguita da Lombardia (19,5 euro/mq), Toscana (18,6 euro/mq) e Lazio (15,5 euro/mq), tutte al di sopra della media nazionale di 14,6 euro. Le altre regioni presentano valori inferiori, che oscillano tra i 14,1 euro del Trentino-Alto Adige e i 7,3 euro del Molise, la più economica per gli affittuari.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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