Il turismo italiano supera i livelli del 2019, con 466 milioni di presenze nel 2024 (+7% rispetto al periodo pre-pandemico). È quanto emerge dallo studio “Il turismo nelle province italiane: un’analisi di domanda e offerta” del Centro Studi del Touring Club Italiano, basato su dati ISTAT relativi al quinquennio 2019-2024.
Il rapporto evidenzia come la permanenza media nel Paese sia di 3,3 notti, con valori più elevati nelle province a prevalente vocazione balneare. In questo quadro si distingue Teramo, che insieme a Vibo Valentia e Crotone registra soggiorni medi superiori alle 5 notti, confermandosi una delle mete italiane con la permanenza più lunga.
Il turismo straniero rappresenta ormai oltre la metà delle presenze complessive (54%), mentre quello domestico si riduce leggermente (-2%). Diminuisce anche la stagionalità: nel trimestre estivo si concentra il 46% delle presenze, contro il 52% dei primi anni Duemila. Cresce l’extralberghiero (+17% sul 2019), mentre il comparto alberghiero resta stabile (+1%).
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