Sono state sospese le ricerche di Marco Di Marcello, 37enne biologo originario di Villa Zaccheo di Castellalto, disperso insieme all’altoatesino Markus Kirchler dopo la valanga che lunedì scorso ha travolto la spedizione italiana impegnata nella scalata del picco Dolma Khang, nella catena himalayana dello Jalung Ri.
Il tentativo di recupero condotto dagli esperti italiani Manuel Munari, istruttore pilota, e Michele Cucchi, guida alpina e soccorritore, è stato interrotto a causa delle condizioni proibitive del manto nevoso, compatto e misto a blocchi di roccia, che rende impossibile l’avanzamento delle sonde. Le coordinate satellitari trasmesse dal rilevatore indossato da Di Marcello hanno inizialmente alimentato la speranza che fosse ancora in vita, ma gli spostamenti registrati si sono poi rivelati falsi segnali dovuti a margini di errore del dispositivo.
Il fratello Gianni, che da Castellalto ha mantenuto i contatti con i soccorritori, ha confermato la sospensione definitiva delle ricerche, decisione accolta con dolore dalla famiglia. La tragedia si aggiunge alle morti di altri tre alpinisti italiani coinvolti in spedizioni distinte nella stessa area: Paolo Cocco, fotografo abruzzese di Fara San Martino, Alessandro Caputo di Milano e Stefano Farronato di Vicenza.
Secondo i soccorritori, le abbondanti nevicate dei giorni precedenti hanno provocato un cedimento eccezionale e imprevedibile dell’intero pendio, rendendo impossibile ogni ulteriore tentativo di recupero.
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