La sostenibilità è destinata a diventare una leva strategica per la crescita economica e il principale motore di trasformazione del mercato del lavoro italiano. È quanto emerso dal convegno “Green Jobs, capitale del futuro”, organizzato dal progetto “Green Jobs & Skills” di Ecomondo-IEG, in collaborazione con Unioncamere e Asvis, alla Fiera di Rimini.
Durante l’incontro sono stati presentati i dati del sistema informativo Unioncamere-Excelsior, basati sul report previsivo Unioncamere – Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (2025-2029). L’analisi stima un fabbisogno complessivo di circa 4 milioni di lavoratori con competenze green nel prossimo quinquennio, pari a due terzi della domanda occupazionale del Paese.
La richiesta principale delle imprese riguarda una diffusa “attitudine green”, ovvero la capacità di ridurre sprechi e aumentare l’efficienza, adottando soluzioni di risparmio energetico e riduzione dell’impatto ambientale. Questa competenza sarà necessaria per 2,4 milioni di lavoratori e viene considerata indispensabile per il 70% delle professioni tecniche e specializzate e per il 64% di operai e impiegati.
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