Falso miele “bio”, maxi sequestro in provincia di Chieti

I Carabinieri forestali di Chieti hanno sequestrato 12mila chilogrammi di sostanze zuccherine e mangimi non certificati “biologici”, privi di documentazione e tracciabilità, oltre a 50mila chilogrammi di miele etichettato come “bio” ma prodotto in violazione della normativa europea.

Secondo quanto accertato, i mangimi e gli zuccheri non conformi erano destinati all’alimentazione delle api in alveari registrati come biologici, in contrasto con il regolamento comunitario che consente l’uso di prodotti non certificati solo in casi eccezionali, come carestie o rischi per la sopravvivenza delle colonie. L’impiego irregolare di tali sostanze avrebbe compromesso la purezza e la qualità del miele, che non può essere considerato biologico.

Durante i controlli, i militari avrebbero riscontrato anche gravi violazioni igienico-sanitarie in alcuni locali di lavorazione, sequestrando ulteriori 300 chilogrammi di miele privi di tracciabilità e stoccati in contenitori non conformi. Le accuse nei confronti dei titolari delle aziende coinvolte sono di frode nell’esercizio del commercio e uso illecito di certificazioni biologiche.

Per una delle ditte è stata disposta dall’autorità sanitaria la sospensione immediata dell’attività produttiva. Tutto il materiale è stato sottoposto a sequestro preventivo. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Lanciano, proseguono per accertare le responsabilità lungo l’intera filiera.

Di Redazione Notizie D'Abruzzo

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