Dopo quattordici anni di contenziosi sembra giungere un primo riscontro per i familiari delle vittime della strage dei Limmari. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze sta predisponendo il pagamento dei risarcimenti, per un totale di circa 15 milioni di euro destinati a una trentina di eredi. Le ultime integrazioni documentali sono state richieste nei giorni scorsi e gli indennizzi potrebbero essere erogati entro la fine dell’anno.
L’eccidio avvenne il 21 novembre 1943 a Pietransieri, frazione di Roccaraso, dove 128 civili furono uccisi dai nazisti. L’unica sopravvissuta fu la piccola Virginia Macerelli, allora di sei anni. Nel 2017 il Tribunale di Sulmona aveva riconosciuto la responsabilità della Germania per il massacro, ma il percorso giudiziario si è concluso solo a marzo 2024, con la decisione esecutiva della Corte d’Appello dell’Aquila. La notizia è rilanciata dai quotidiani locali.
Le richieste sono state presentate attraverso il fondo Pnrr dedicato alle vittime dei crimini nazisti, che ha stanziato 61 milioni di euro. Al Comune di Roccaraso saranno assegnati 1,6 milioni di euro, mentre gli importi destinati ai familiari delle vittime variano tra 3,7 milioni e 700mila euro, in base a criteri legati all’età, al grado di parentela e alla storia familiare. La Corte ha chiarito che il diritto al risarcimento si fonda sulla natura del legame affettivo e non sulla convivenza.
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