Sono state oltre 130, negli ultimi undici mesi, le richieste di accesso ai servizi del Centro antiviolenza La Fenice della Provincia di Teramo, con un picco di circa 50 contatti registrati nel solo mese di novembre. I dati sono stati illustrati in sede di bilancio dalla presidente della Commissione Pari Opportunità della Provincia di Teramo, Erika Angelini, insieme alla legale dell’organismo, Michela Manente.
Dal consuntivo emergono alcuni elementi di rilievo, tra cui l’avvio di percorsi di ricollocazione lavorativa per alcune vittime di violenza, resi possibili grazie a una collaborazione diretta con il Centro per l’impiego. Le attività di prevenzione nelle scuole hanno inoltre portato all’emersione di casi che hanno coinvolto minori, oggi seguiti dal Centro anche con il coinvolgimento delle famiglie. Tra le nuove criticità segnalate figura l’aumento di episodi di violenza ai danni di madri da parte di figli con problemi di tossicodipendenza.
Per il 2026 la Commissione Pari Opportunità intende ampliare il proprio raggio d’azione, con iniziative dedicate al contrasto del mobbing e della violenza nei luoghi di lavoro, attività formative e azioni di sostegno alle famiglie con persone con disabilità, valorizzando il ruolo delle associazioni di volontariato. Il Centro La Fenice prevede inoltre un focus sulla giustizia riparativa e il rafforzamento delle competenze delle operatrici in materia di orientamento lavorativo, anche attraverso il progetto “Donne al Centro”. Nell’ambito delle attività sarà realizzato anche il format televisivo “Storie di coraggio”, prodotto dalla Provincia di Teramo.
Nel 2025, grazie al lavoro del settore Pari Opportunità dell’Ente, la Provincia di Teramo ha ottenuto due finanziamenti dalla Regione Abruzzo: circa 60 mila euro destinati al Centro antiviolenza La Fenice e 35 mila euro per Casa Maia, struttura di accoglienza per le vittime di violenza.
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