In Abruzzo il 55,6% degli adolescenti legge libri non scolastici, quota superiore alla media nazionale del 53,8%. Il 46,3% ha visitato mostre o musei, contro il 50,1% del dato italiano, mentre il 28,2% ha visitato siti archeologici, a fronte del 40,2% nazionale. Sul fronte della partecipazione culturale, il 40% è andato a teatro e il 34,6% a un concerto, percentuali in linea con quelle italiane (33,2% e 33,3%). Il 14,7% dei ragazzi non svolge alcuna attività fisica, un valore inferiore alla media del Paese (18,1%).
I dati emergono dalla 16ª edizione dell’Atlante dell’Infanzia a rischio in Italia, diffuso da Save the Children. In Abruzzo gli adolescenti rappresentano il 6,5% della popolazione, mentre le famiglie con un solo figlio raggiungono il 30,6%. A livello scolastico, la dispersione implicita è pari al 9%.
Il rapporto evidenzia criticità nell’assistenza sanitaria per i disturbi mentali in età evolutiva. In Abruzzo non sono disponibili posti letto in Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza, né strutture residenziali dedicate alla presa in carico post ricovero, ambiti segnati da carenze anche a livello nazionale.
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