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La Marelli di Sulmona, che impiega 443 lavoratori, ha comunicato un ulteriore calo dei volumi produttivi anche per il 2026, con un incremento dei potenziali esuberi: dai 147 previsti per il 2025 si passerebbe a 158, destinati a diventare 163 nel 2026. “Numeri davvero inquietanti – affermano le sigle sindacali Fim, Fiom e Uilm – considerato il numero totale degli occupati”.
L’azienda ha ribadito di non avere piani di smantellamento o ridimensionamento dello stabilimento. I sindacati riferiscono che “la situazione di dissaturazione delle ore lavorabili verrà gestita attraverso gli ammortizzatori sociali: all’attuale Cds in deroga potranno seguire ulteriori 12 mesi di Cds, come previsto dalla normativa, fino ad agosto 2027”.
“Ieri abbiamo inoltre appreso dell’indisponibilità di Stellantis ad avviare un confronto costruttivo con Marelli specificamente sullo stabilimento di Sulmona – concludono i sindacati –. Chiediamo quindi alla Regione Abruzzo e all’assessorato alle Attività produttive di farsi promotori di questa iniziativa, nell’interesse delle lavoratrici e dei lavoratori della Marelli di Sulmona e di tutto il territorio”.
