Ventotto persone sono state rinviate a giudizio, dal gup del tribunale di Pescara Nicola Colantonio, su richiesta del pm Anna Rita Mantini. Gli imputati, accusati di turbata libertà degli incanti, sono imprenditori in larga parte abruzzesi, ma anche residenti nel Lazio, in Umbria, in Puglia e nelle Marche. Si tratta dell’ultimo troncone dell’inchiesta ‘Shining Light’, condotta dai carabinieri forestali di Pescara, per fatti commessi tra il 2009 e il 2013. L’ipotesi dell’accusa è che un folto gruppo di aziende, che avrebbe avuto come capi cordata gli imprenditori aquilani Claudio e Antonio D’Alessandro, che per questa vicenda hanno già patteggiato una pena, abbia sistematicamente truccato una serie di appalti dell’Aca, dell’Ater di Chieti, dell’Ufficio infrastrutture dell’Esercito di Pescara e dei Comuni di Cepagatti (Pescara) e Montesilvano (Pescara).
Controllate anche
Rifiuti speciali abbandonati a Palombaro, denunciato un imprenditore
Un ingente quantitativo di rifiuti speciali non pericolosi, abbandonati a Palombaro provenienti dai lavori eseguiti …